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Colleferro da città industriale a città dormitorio, e la politca che fa? Nulla

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Lettera alla mia città COLLEFERRO:Sono giovane ma ricordo gli anni 80/90, quando con spensieratezza attraversavo la mia adolescenza per le tue strade e la gente era sorridente e si salutava da un marciapiede all'altro...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Lettera alla mia città COLLEFERRO:Sono giovane ma ricordo gli anni 80/90, quando con spensieratezza attraversavo la mia adolescenza per le tue strade e la gente era sorridente e si salutava da un marciapiede all'altro. Quanto tempo è

passato... Oggi tutto questo non c'è più...Negli ultimi 20 anni ti ho vista cambiare tanto... da città fiorente e ridente a città dimenticata da molti, presi dal balzo in avanti della società...il rispetto, la cortesia ormai, sono elementi più unici che rari, soverchiati dall'arroganza e la presunzione di un egoismo indirizzato solo al bene privato... Il fare testa o croce per l'amministrazione locale, scegliendo il meno peggio ti ha fatto perdere la tua vera identità, mia amata Colleferro... Ecco cosa ti è successo!!La politica non ti ha saputo aiutare, ti ha usata e sfruttata... Questa è la verità.. Dovrebbero essere i tuoi figli cittadini ad occuparsi di te e non dei politici che sicuramente favoriscono l'investitore di turno piuttosto che l'impresa locale che può sfamare molte bocche..Chi avrebbe pensato che oggi saresti stata cosi deturpata nella tua natura sociale?..fabbriche e negozi che chiudono e altri che continuano nell agonia sperando in una ripresa...e chi dovrebbe salvare tutto questo declino rimane distante nell' indifferenza e nel menefreghismo più totale...Oggi ti vedo come una donna vecchia e rassegnata al proprio destino.... Stanca di urlare e di non essere ascoltata nei propri bisogni da figli ingrati votati a ben altri ideali...anche il giorno della tua festa S.Barbara oramai non è più un giorno di festa. Amata Colleferro meriti molto di più di questa mera vita da centro-dormitorio... Dove si guarda l'apparenza ma non la sostanza....Meriti dei figli che ti facciano tornare a sorridere, dei cittadini che si impegnino per risollevare il lavoro e i valori in una città giovane ma nello stesso tempo vecchia nell'orgoglio e nelle tradizioni...Basta parole non seguite dai fatti..Anch'io mia amata Citta'sono un tuo figlio, un tuo cittadino e per non vederti andare ancora alla deriva continuerò ad urlare al tuo posto i tuoi bisogni e cercherò di soddisfarli... nella speranza di essere seguito da molti nell'esempio...Cara mia amata Colleferro, non ti abbandonerò stanne pur certa... un figlio non può abbandonare la propria madre nel bisogno, un cittadino non può abbandonare all'agonia la propria città.. Mi hai dato tanto ed è giusto che ora sia io come cittadino a restituirti l'attenzione...

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