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Colleferro, Girardi sull'inquinamento; non guardiamo solo agli inceneritori ma anche a tutto il resto

Dopo il consiglio dello scorso 22 novembre, dove è stata approvata la mozione che dichiara incompatibile la presenza di impianti di incenerimento nel territorio comunale a causa della situazione

Dopo il consiglio dello scorso 22 novembre, dove è stata approvata la mozione che dichiara incompatibile la presenza di impianti di incenerimento nel territorio comunale a causa della situazione

di criticità ambientale e sanitaria del contesto in cui gli impianti si inseriscono, abbiamo incontrato il consigliere Aldo Girardi e gli abbiamo chiesto il perché del suo voto a sfavore della mozione.

Consigliere Girardi, lei è stato l'unico a votare "contro" la mozione della maggioranza, che chiedeva a tutto il Consiglio di esprimersi a favore della dismissione dei termoinceneritori...

“Ma non sappiamo e non sapremo mai come avrebbero votato Cacciotti, Gabrielli e Santucci che nell'occasione erano inspiegabilmente assenti. Ritengo che quella mozione non aggiungesse nulla di nuovo a quello che già sapevamo, ovvero che l'Amministrazione è contro i Termovalorizzatori. E così si è già espressa in Regione Lazio....per cui mi chiedo a che serviva votare, visto che hanno i numeri per decidere. Se poi invece volevano smascherare qualcuno, quello non ero io, visto che ritenevo e ritengo tuttora che "il problema non è la macchina, ma come la macchina viene condotta". Per cui, contrariamente a quello che si pensa, il mio voto contrario fa meno rumore di quello "non dato" dagli assenti...e aggiungo, degli astenuti".

Lo stesso Sindaco Sanna le ha riconosciuto "l'onesta intellettuale di mantenere fede alle sue posizioni.“Degli astenuti preferisco non parlare in quanto ognuno è libero e responsabile delle proprie azioni. Ritengo che arroccarsi sulle proprie idee, senza un minimo di confronto, non è proprio segno di intelligenza. L'ho detto prima: ero e resto convinto che il problema è rappresentato da come si conduce la macchina, e in assenza di dati certi che possano ricondurre alle responsabilità di Colle Sughero, rimango della mia posizione. In diversi occasioni si è fatto riferimento alla mia provenienza politica, accusandomi di essere stato "partecipe" (ma non è così) di alcune scelte fatte nel recente passato... permette che possa e voglia ritenermi responsabile solo delle scelte, come in questo caso, alle quali ho partecipato e per le quali non ho nulla da recriminare?”.

Ma lei crede davvero, che il Termoinceneritore non inquina?“Assolutamente no, semmai sostengo che tra le molteplici fonti che concorrono alla criticità dell'aria e dell'ambiente nel nostro territorio, forse il Termovalorizzatore è proprio quello più controllato e meno impattante. A meno che, ripeto, non si dimostri con dati certi, il contrario. Però mi chiedo come mai ad esempio i dati forniti in tempo reale dall'impianto, anziché essere proiettati alla postazione video del Comune, inspiegabilmente spenta, vengano tenuti in un cassetto. Due sono le cose: o è vero quello che dico io, oppure è l'esatto contrario; ma allora perché non renderli pubblici, visto che potrebbero risultare importanti ai fini della stessa richiesta di dismissione".

Lei prima ha fatto riferimento al "modo in cui la macchina viene condotta", le ricordo che nel recente passato......“Guardi la blocco subito.... non trovo corretto parlare dei fatti ai quali lei voleva riferirsi per due motivi: il primo, è che la giustizia non si è ancora espressa in via definitiva, per cui vale la pena aspettare e se qualcuno ha sbagliato pagherà; il secondo, è che lo trovo irrispettoso nei confronti di chi oggi è il responsabile di quell'impianto e che ha dato ampia prova di disponibilita' al confronto, fornendo tutte le spiegazioni e le informazioni possibili sui dati”.

Ma allora?“Allora sembra che il problema sia solo il termovalorizzatore, mentre invece il problema è serio e va affrontato a 360 gradi, studiando mezzi di abbattimento delle fonti inquinanti per tutti! Le politiche ambientali partono dal basso, le persone vanno educate e quando serve....per così dire..."bastonate". Ad esempio c'è una legge antifumo che non viene rispettata neanche negli edifici pubblici; autoveicoli da rottamare che circolano impunemente; non esiste un piano serio della viabilità che è forse peggiorato con la riapertura al doppio senso di Via XXV Aprile; quanti fanno i controlli di legge sulle caldaie domestiche; quante aziende forniscono i dati in tempo reale sulle loro emissioni. Però ce la prendiamo solo e comunque con il termovalorizzatore, causa di tutti i mali anche quando era spento e i dati sulla concentrazione delle polveri salivano alle stelle (nov.2015-gen.2016 riapertura Via XXV Aprile)”.

Ma il rapporto ERAS quindi cosa ci dice? “è uno studio epidemiologico descrittivo che fotografa il territorio, e come tutti gli studi epidemiologici e non analitici si presta alle interpretazioni di parte. C'è chi descrive la nostra valle come la valle dei morti, quando invece lo stesso studio certifica che i dati sulla mortalità sono corrispondenti con quelli di altri territori dove non insistono questo tipo di impianti. Aumentano le malattie respiratorie è vero, ma lo studio non ci dice, ad esempio, se è aumentata la popolazione dei fumatori piuttosto che il numero dei veicoli. Non ci dice chi e in che percentuale inquina maggiormente, eppure oggi esistono i mezzi tecnici per poterlo fare, basta volerlo”.

Le famose centraline di rilevamento cosa fanno? “Quest'ultime servono per le cosiddette sostanze "traccianti", in grado di far risalire alla fonte che le origina. Centraline che nel caso del termovalorizzatore e di tutti gli impianti che emettono fumi, debbono tenere necessariamente conto della "direzione prevalente dei venti" per determinare "il punto di caduta teorico delle polveri". Quindi le due centraline in citta', tutto rilevano fuorché le emissioni di Colle Sughero. Tant'è che la stessa prescrizione AIA ne indica l'installazione di altre, ma stiamo ancora aspettando che l'Arpa si pronunci sul sito individuato per la loro collocazione”.

Perchè votò a favore del Temovalorizzatore? “Quell'impianto è nato in ottemperanza al D.lgs.22/1997 legge Ronchi, che prevedeva la chiusura del ciclo dei rifiuti proprio con il termovalorizzatore. Si è fatto riferimento al parere negativo della ASL omettendo però di dire c'era stato il parere favorevole di tutti gli altri enti sovraordinati (Regione, Ministero Ambiente, Arpa), e soprattutto che se non si fosse deciso di farlo dov'è tuttora, sarebbe nato in linea d'area poco più in là, in territorio di altro comune e questo non avrebbe di certo cambiato lo stato delle cose. Tra l'altro è bene ricordare anche che è stato uno dei pochi realizzati in area industriale; altrove lo hanno costruito al centro delle città o in aree agricole”.

L'altra sera non si è limitato a votare contro, ma ha presentato anche una sua mozione ce la riassume? “Premesso tutto quello di cui abbiamo parlato e considerato che Regione e Ministero Ambiente non mandano i segnali auspicati dall'attuale amministrazione in merito alla "dismissione", con la mia mozione vorrei impegnare il Sindaco e la Giunta, a: rafforzare il sistema di monitoraggio dell'aria, sollecitando l'Arpa a pronunciarsi su dove collocare le centraline di rilevamento a cui mi riferivo in precedenza; studiare ed avviare una pianificazione della mobilità urbana, per ridurre l'incidenza delle polveri sottili; fornire una comunicazione corretta supportata da dati certi; avanzare la richiesta a tutti le realtà industriali del territorio sottoposte per legge al controllo in continuo delle emissioni, di fornire i dati in tempo reale; promuovere una conferenza dei servizi con Regione Lazio e Lazio Ambiente, al fine di determinare vantaggi localizzativi per il nostro Comune.”

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