Colleferro, in piazza la protesta dei lavoratori dell'ospedale
Il calvario continua, ennesima manifestazione davanti al nosocomio. Su questo problema abbiamo scritto moltissimi articoli, questa mattina, 16 febbraio, si torna di nuovo a parlare. A protestare sono i lavoratori e il titolare dell’impresa che...
Il calvario continua, ennesima manifestazione davanti al nosocomio.
Su questo problema abbiamo scritto moltissimi articoli, questa mattina, 16 febbraio, si torna di nuovo a parlare. A protestare sono i lavoratori e il titolare dell’impresa che hanno svolto i lavori che prevedono l’ampiamento di alcuni reparti dell’ospedale e la costruzione di un ala ex novo.“La situazione è sempre più critica - lo sfogo di un lavoratore- sono mesi che non percepiamo lo stipendio, siamo nelle condizioni di non pagare nulla, nemmeno le bollette e se non paghiamo le bollette arriva Equitalia, lo Stato invece se non ci paga non succede assolutamente niente e questa è una scandalosa.
“Siamo qui a manifestare- a parlare è il titolare dell’azienda- il nostro dissenso in quanto a distanza di due anni da quando abbiamo iniziato i lavori, i lavori svolti non sono stati liquidati nonostante un anno fa il Presidente della regione con l’attuale sindaco avevano promesso pubblicamente che sarebbero stati risolti i problemi dell’ospedale perché l’ospedale serviva, doveva essere completato. Bene il lavoro è completato e i lavori non sono stati liquidati con il risultato che l’azienda che ha eseguito i lavori sta per fallire, grazie alla responsabilità di coloro che hanno causato tutto questo.Tante sono le testimonianze, tante sono le promesse non mantenute, come tanti sono i problemi causati alle famiglie, perché è di famiglie che stiamo parlando.
Oggi pomeriggio, presso la sala consiliare di Colleferro ci sarà un consiglio comunale straordinario per discutere dei problemi che affliggono da anni i tormentati disaggi che riguardano l’ospedale speciale dedicato proprio a tutti i problemi che riguardano l’ospedale. Speriamo che ci sia una svolta , perché ancora una volta gli operai attendono.Presenti c’erano le forze dell’ordine; polizia locale, carabinieri e polizia.
Katia Piacentini (foto e servizio)