Colleferro, M5S; sulla discarica non bastano le verità "supposte" dei tre Sindaci
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Nella grande confusione che regna attorno alla questione del rinnovo dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la discarica di Colle Fagiolara, intervengono i sindaci di Colleferro, Paliano e Genazzano.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Nella grande confusione che regna attorno alla questione del rinnovo dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per la discarica di Colle Fagiolara, intervengono i sindaci di Colleferro, Paliano e Genazzano.
In risposta all’articolo di una testata locale del 17 aprile u.s. che ipotizzava una proroga della chiusura della discarica addirittura fino al 2022, con l’intento di fare chiarezza (quantomeno secondo loro), asseriscono con tono perentorio che la concessione dell' AIA era, da parte della Regione Lazio, un atto dovuto poiché essendosi chiusa la conferenza di servizi appositamente convocata nel 2012, in base alle nuove norme la scadenza non poteva che essere nel 2022; ciò, secondo loro, non cambierebbe le cose circa la chiusura che comunque è confermata per il 2019 senza di fatto considerare altri due anni di profondo degrado e tossicità per il nostro già provatissimo territorio. Se non si trattasse di tre Amministrazioni comunali sostenute dal Partito Democratico (il partito di maggioranza della Giunta Zingaretti), la dichiarazione potrebbe, in un certo qual modo, risultare perfino rassicurante, vista la triste prospettiva che si andava delineando dopo quanto asserito dal menzionato articolo. Ma purtroppo noi del meetup Colleferro 5 Stelle pensiamo che così non è.
Un intervento a dir poco precipitoso, il loro, contro l'interpretazione fornita dalla testata giornalistica che per prima ha fatto circolare la notizia sul web, con addirittura richiami alla correttezza deontologica; in un Paese, l’Italia, che i media, proprio per favorire la politica dei governi di turno, hanno fatto precipitare al 77° posto nella classifica della libertà di stampa, senza che nessun soggetto politico-istituzionale, ad eccezione del MoVimento 5 Stelle, se ne sia mai lamentato.
Ci sembra, da una lettura attenta del chiarimento offerto dai tre sindaci, che gli stessi abbiano lanciato l'ennesimo salvagente a favore dell'Amministrazione regionale che ormai annaspa nell'incapacità gestionale del Piano rifiuti, in qualche modo impossibilitata ad andare oltre il solito, disastroso andazzo: conferimento in discarica ed incenerimento. Il tutto confermato dalle dichiarazioni e dagli atti in merito dei Governi nazionale e regionale, ambedue, ricordiamo, a guida PD.
Il sospetto che dietro alla confusione “AIA 2022/chiusura discarica 2019” possa nascondersi l’ennesima trappola per noi cittadini, nasce per diverse ragioni:
- perché la Regione interviene sulla concessione del rinnovo dell'AIA solo ora, a mandato giunto quasi al termine, come ad appianare una questione di legittimità o meno sollevata nei diversi ricorsi pendenti e rimasta in sospeso per ben cinque anni; magari per impedire pronunce giudiziarie che potrebbero determinare la chiusura della discarica; riuscendo così nell’intento di lasciare la discarica in eredità alle Amministrazioni comunali e quindi ai cittadini della nostra area;
- perché si ritiene che i sindaci non possano assicurare con tanta sicumera che la discarica chiuderà come promesso nel 2019; ciò per i più svariati motivi, non ultime le loro carriere politiche che potrebbero portarli ad abbandonare la loro attuale carica per volare verso lidi politici regionali se non nazionali. Tali Amministrazioni, quindi, potrebbero non essere più chiamate a gestire la chiusura della discarica, lasciando la questione in mano ad altri di cui, ovviamente, oggi si ignorano le intenzioni.