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Colleferro, meetup 5 Stelle; il futuro dell'ospedale secondo il Sindaco e l'Ex

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: La forte calura di questi giorni ha provocato non pochi copi di sole. E così, per via di una visione simile a quella dell’assetato nel deserto che vede nel miraggio cose che non esistono, abbiamo potuto assistere ad...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: La forte calura di questi giorni ha provocato non pochi copi di sole. E così, per via di una visione simile a quella dell’assetato nel deserto che vede nel miraggio cose che non esistono, abbiamo potuto assistere ad un’allucinante botta e risposta riguardante l’ospedale “Leopoldo Parodi Delfino” di Colleferro tra l’attuale sindaco Pierluigi Sanna ed il suo predecessore Mario Cacciotti.

L’allarme è stato lanciato da quest’ultimo con la laconica quanto ondivaga frase "La Regione Lazio ha deliberato di eliminare Chirurgia e Otorino a Colleferro…". Le domande immediate sorte sono: Dov'è la delibera? Quando è stata emanata? Ma di queste informazioni nella comunicazione dell’ex sindaco non v’è traccia.

Si riteneva evidentemente necessario lanciare una bordata contro la Regione Lazio e il nostro l’ha fatto; poco importa se poi questo presunto scoop avrebbe significato allarmare oltre misura quei cittadini che in un recente passato hanno visto improvvisamente sparire il centro Trasfusionale e i reparti di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria. Un allarme che il comune cittadino potrebbe di primo acchito ritenere fondato poiché lanciato da un politico di lungo corso che in teoria potrebbe benissimo essere a conoscenza prima degli altri di eventuali, ulteriori problemi che stiano per colpire il nostro ospedale. A questo punto chiediamo a Cacciotti come mai, quando era nella cabina di comando in qualità di sindaco e quindi di prima autorità sanitaria della Città, nulla è stato fatto? Quando la giunta Polverini iniziava il percorso di progressivo smantellamento del nostro nosocomio era forse distratto?

Ricordiamo bene infatti che fu proprio durante il suo mandato che è stata firmata la delibera per la costruzione di una clinica privata dotata di pronto soccorso.

Immediata e piccata la risposta del sindaco Sanna che in quanto a concretezza non ha voluto superare il livello del predecessore: si è messo alla ricerca della fantomatica delibera di chiusura dei reparti per poterla “correggere” con la sua gomma magica. Ha inteso quindi rassicurare i cittadini con una frase che, al contrario, riteniamo tutt’altro che tranquillizzante circa il futuro dell’ospedale: "… intanto non chiude un bel nulla...". Un “intanto” davvero preoccupante poiché, visti i precedenti, potrebbe semplicemente significare: non nell’immediato. Insomma il solito fumo politichese con noi cittadini-elettori in mezzo.

Noi del meetup Colleferro 5 Stelle gli consigliamo di leggersi a tempo perso, tra una manifestazione in fascia tricolore quale sindaco e una partecipazione a confuse assemblee pubbliche in qualità di semplice cittadino - come nella migliore tradizione PD, partito di lotta e di governo - il decreto del Commissario ad acta del 18/07/2017 n. U00291 “Programmazione della rete ospedaliera nel biennio 2017-2018, in conformità agli standard previsti nel DM 70/2015” con il quale l’ospedale di Colleferro perde definitivamente la qualificazione di Unità Operativa Complessa che va a coincidere esattamente con la realtà in cui versa la struttura. Infatti:

• intanto i primari della maggior parte dei reparti (Ortopedia, Medicina, Cardiologia, Chirurgia, Urologia e Otorino) non sono stati sostituiti con altrettanti specialisti o con medici “facenti funzione” oppure con Coordinatori operanti presso le strutture ospedaliere di Tivoli o Palestrina;

• intanto il reparto di Otorino opera 15 giorni al mese per carenza di personale;

• intanto per lo stesso motivo la chirurgia effettua solo le emergenze per il mese di agosto;

• intanto ad agosto l’Ambulatorio gastroenterologico è chiuso;

• intanto al pronto soccorso alcune volte il medico di turno è uno solo;

• intanto le 7 ambulanze disponibili non riescono a coprire le esigenze dell’area che sono deputate a servire (Colleferro, Valmontone, Montelanico, Lariano, Anagni, Paliano, Fiuggi);

• intanto il 29 luglio 2017 nessuna prima autorità sanitaria in fascia tricolore si è vista in Tv a far sentire le sue ragioni e la sua voce risparmiandosi evidentemente di sciupare la stiratura della fascia per altre più ghiotte occasioni dove magari ci sia un capro espiatorio del MoVimento 5 Stelle da attaccare pubblicamente.

Intanto finché la barca va lasciamola andare. Tanto a breve ci saranno le elezioni regionali e l’ospedale di Colleferro sarà una buona merce elettorale con doppia leva sull’elettorato: quella dell’occupazione da una parte e quella ancora più subdola del terrore di un’intera comunità di restare senza presidio ospedaliero dall’altra. Arriveranno le fasce tricolori a ridosso delle elezioni a promettere improbabili operazioni di salvataggio, vere cioè quanto il programma sanità del nostro attuale sindaco che recitava a proposito del salvataggio dell’ospedale di Colleferro: “difesa dell’ospedale di Colleferro come presidio sanitario sul territorio”

Intanto preghiamo tutti che ci assista una salute di ferro e di riuscire a mandare questi politicanti a casa il prima possibile.

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