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Colleferro, Sanna; pronti a lasciare Lazio Ambiente ma troppi i debiti accumulati in passato

Ecco cosa il sindaco Sanna intende comunicare ai cittadini in merito alla gestione dei rifiuti cittadini e su Lazio ambiente.  

Ecco cosa il sindaco Sanna intende comunicare ai cittadini in merito alla gestione dei rifiuti cittadini e su Lazio ambiente.

“Ci sono delle situazioni che devono essere chiarite con i cittadini per evitare speculazioni da parte di persone che hanno, come unico scopo, quello di generare confusione all’interno della nostra comunità.

Veniamo alla questione Lazio Ambiente, società che si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti in tutti i suoi aspetti per la città di Colleferro.

In questi mesi abbiamo rivolto un focus specifico al problema dei rifiuti urbani e al loro smaltimento verificando il contratto in essere e il profilo dei servizi per i quali il fornitore è chiamato a rispondere.

Il ragionamento che abbiamo effettuato ha preso in considerazione sostanzialmente due argomenti: il primo era quella di iniziare un dialogo con Lazio Ambiente e la Regione Lazio per redimere alcune criticità relative al contratto in essere, il secondo argomento è stato quello relativo all’ impossibilità, da parte di Lazio Ambiente, di soddisfare le esigenze dei servizi necessari ad una città come Colleferro.

Questo processo, iniziato da molto tempo, ha avuto uno sviluppo improvviso in questi ultimi giorni con la mia diffida al Prefetto di Roma per la situazione di degrado cittadino.

Abbiamo convocato, con urgenza, una riunione con i vertici di Lazio Ambiente per pianificare una serie di interventi al fine di riportare la situazione cittadina a livelli decorosi.

Purtroppo, durante la riunione, è emerso un serio problema di carattere finanziario che ha colpito Lazio Ambiente.

La società ha presentato un estratto dei crediti che vanta verso Comuni impressionante: 16 Milioni e 500 mila Euro.

Il Comune di Colleferro, purtroppo, risulta essere il primo debitore di Lazio Ambiente con 2 Milioni e 985 mila Euro, pagamenti relativi agli anni precedenti al nostro insediamento.

Da sottolineare che, in quegli anni, il Comune ha incassato milioni di Euro di ristoro ambientale , oltre alle tasse pagate dai cittadini.

Potete immaginare che, con una situazione economica così drammatica, la società non ha le capacità finanziarie per far fronte agli impegni presi con i propri fornitori e non può acquistare nuovi automezzi da aggiungere alla flotta automezzi vecchia e mal funzionante.

Nonostante questa situazione, il Dottor Conte ha fornito la sua piena collaborazione per risolvere la situazione di Colleferro facendo intervenire gli operatori del settore immediatamente per raccogliere i rifiuti oramai fermi da molti giorni nei cassonetti locati sul territorio cittadino. Nonostante le dichiarazioni fatte in passato mi sembra che sia necessario ribadire che noi stiamo riparando o ponendo rimedio ai danni provocati in passato e che è molto più difficile ricostruire piuttosto che distruggere.

L’appalto, cosi come è ad oggi, è il risultato della politica sui rifiuti generata dal passato.

L’Amministrazione che presiedo ha deciso di valutare la potenziale rescissione del contratto di appalto per risolvere il problema alla radice ma mi rendo conto che questa azione potrebbe comportare la potenziale perdita dei posti di lavoro dei dipendenti di Lazio Ambiente, fattore importante da valutare prima di prendere tale decisione.

Fino alla nuova gestione del ciclo rifiuti, che avverrà con l’introduzione del Servizio di raccolta differenziata Porta a Porta, dobbiamo combattere per far si che la nostra città si mantenga decorosa.

A tal proposito, chiedo alla cittadinanza di collaborare con la nostra Amministrazione per raggiungere l’obiettivo comune di mantenere il più possibile la nostra città pulita e di non gettare i rifiuti ovunque.

Il Comune di Colleferro scarseggia in risorse economiche e la nostra Amministrazione lentamente e soprattutto in maniera economicamente sostenibile, sta operando per ridare un nuovo volto alla città.

Dopo aver inviato la diffida al Prefetto di Roma, sono disposto ad attivare qualsiasi iniziativa concreta onde evitare l’insorgere di problemi di carattere igienico-sanitario.

In mancanza di riscontri efficaci e risolutivi mi vedrò costretto, per i poteri conferitimi dalla Legge, ad attuare ogni iniziativa utile a tutela della salute pubblica.

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