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Martedì, 16 Aprile 2024
Colleferro

Colleferro, Zeppa ancora su Girardi; la mancata sicurezza è colpa dei 23 anni di governo di centro destra

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Rispetto alla sicurezza dei cittadini, scopriamo che Il consigliere Girardi è improvvisamente assalito da “ansia di opposizione”; abbandona la pur legittima polemica politica, avventurandosi in

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Rispetto alla sicurezza dei cittadini, scopriamo che Il consigliere Girardi è improvvisamente assalito da “ansia di opposizione”; abbandona la pur legittima polemica politica, avventurandosi in

una improbabile interpretazione del Codice della Strada, si lascia sfuggire alcune ovvietà. Allora, nostro malgrado, distogliamo (ma solo per un attimo) la nostra attenzione costante dai numerosissimi problemi che vivono i nostri concittadini e che sono in attesa di risposta.

Evitiamo di ritornare sugli aspetti tecnici e procedurali per l’affidamento e la tempistica per l’esecuzione di interventi pubblici: sono l’a-b-c di chi si cimenta con la pubblica amministrazione. Pertanto se ci si ostina a non voler capire ….. ce ne faremo una ragione.

Intanto, un minimo di onestà politica dovrebbe suggerire al consigliere Girardi maggiore cautela e dovrebbe ricercare e, possibilmente, trovare le risposte a quanto da egli denunciato interrogando gli esponenti della sua parte politica che ci hanno consegnato la città in questo stato, dopo ben 23 anni di “allegra amministrazione”; peraltro, sarebbe interessante riscontrare un minimo di visione comune tra le forze politiche di minoranza, ove un altro esponente di quella parte, in questi stessi giorni, con la vana pretesa di “sconfessare l’assessore Zeppa”, sostiene che non è vero che Colleferro è disastrata: bene! Se vi metteste d’accordo almeno fra di voi sarebbe già un risultato.

Noi, da persone equilibrate e responsabili, abbiamo molto rispetto per il consigliere Girardi per ritenere che egli non voglia riconoscere che è estremamente complicato sanare in 8 mesi tutti i danni procurati in 23 anni. In 8 mesi abbiamo fatto quello che ci è stato consentito dalla situazione finanziaria ereditata. Per dirla con la solita battuta: siamo esseri umani e ….. per i miracoli non ci siamo ancora attrezzati; abbiate pazienza!

Restando nel merito, non possiamo mancare di osservare che l’interesse del consigliere Girardi continua ad essere concentrato su Via Fontana dell’Oste e, anche se ripercorre l’intera circonvallazione: Via Fontana dell’Oste, Corso Garibaldi, Via Degli Esplosivi, Via Caduti del 38, Via Vicinale Bracchi, Viale Europa fino a Via Fontana dell’Oste nuovamente, fingendo, ovviamente, ignora gli importanti interventi fatti su tali tratti stradali, che sono bene evidenti; si limita a rilevare solo le problematiche ancora da risolvere. Un simile esercizio è troppo facile e lo possono fare tutti, anche chi non è dotato di elevato senso critico!

Allora, visto che ci sta a cuore Via Fontana dell’Oste che, peraltro, è già stata oggetto di interrogazione a risposta scritta in Consiglio Comunale da parte dello stesso consigliere Girardi, a cui è stata già fornita pacata e circostanziata risposta, continuiamo a parlarne; in termini seri però! Non secondo letture di comodo.

Innanzitutto: se la situazione è tanto drammatica come egli vorrebbe farci credere, oltre a non ironizzare, sarebbe opportuno smettere anche di sorridere ed abbandonare l’incauta posizione della “vittima incompresa”. E poi mettiamoci d’accordo: se la segnaletica e le opere deterrenti non sono in linea con il Codice della Strada, sarebbe opportuno chiedere spiegazioni a chi le ha realizzate ovvero sempre la parte politica che ha governato fino a 8 mesi fa, sempre la stessa degli ultimi 23 anni; non si può pretendere di vestirsi improvvisamente di improbabile verginità politica .

Dobbiamo anche aggiungere che non è vero che Via Fontana dell’Oste non è attinente al Piano Integrato.

Al contrario, essa è il baricentro di un’area che, ad opera della stessa parte politica, quella di appartenenza del consigliere Girardi, è stata oggetto di un intervento urbanistico che passerà alla storia come la più grande “falsificazione” del concetto di urbanistica concertata.

Il meccanismo sarebbe semplice: nell’ambito di tale strumento, l’Amministrazione comunale consente a Privati di costruire palazzine per civile abitazione su aree non destinate a residenziale ed i Privati realizzano opere pubbliche da cedere al Comune (anche a scomputo di oneri dovuti per le urbanizzazioni), cedono le aree a verde previste quali standard urbanistici, quindi, dotano l’area dei servizi necessari e, dulcis in fundo, versano nei termini stabiliti dalla legge, le somme relative agli oneri dovuti per costo di costruzione.

A Colleferro non ha funzionato così: le palazzine sono state ultimate e messe sul mercato, le opere pubbliche (tra cui Via Fontana dell’Oste), le aree a verde e la maggior parte delle somme relative al costo di costruzione, vale a dire l’utilità per la collettività, sono ancora da definire. Poiché il Piano Integrato è scaduto da più di 3 anni, oltre alla palese reticenza dei Privati, sembrano soprattutto evidenti le responsabilità di chi ci ha preceduti nell’amministrare questa città.

In conclusione, un suggerimento al consigliere Girardi: faccia una ricognizione tra il bilancio del Comune, e scoprirà l’ammontare delle somme da riscuotere per il Piano Integrato “Via Fontana dell’Oste”. Da persona attenta qual’ è, si renderà conto che con quelle somme, non solo Via Fontana dell’Oste ma l’intera città, per dirla con una battuta ……. potrebbe essere “rigirata sotto-sopra”.

Clarissa Guerrieri

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