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Colleferro

Valle del Sacco, lavoratori ASSC ancora senza i soldi dell’Inps. Avanti con 500 euro al mese

L’ennesima denuncia su questa vicenda che riguarda un centinaio di persone arriva dal consigliere Andrea Santucci

Passano i mesi ma i problemi economici dei lavoratori dell’ASSC (ex Asper) società sovracomunale presente nelle zone a sud di Roma ancora non sono stati risolti e 100 persone sono costrette a “vivere” con 500 euro al mese. Al denunciare la situazione, ancora una volta, è il consigliere comunale di Colleferro Andrea Santucci.

Situazione bloccata da troppi mesi

“Sono passati ormai troppi mesi e non posso più tacere su quanto sta accadendo, nel silenzio più assordante, ai lavoratori della ASSC. Come denunciato tempo fa, i lavoratori della Azienda Speciale Servizi Comuni sottoposti al regime di FIS (fondo di integrazione salariale) ancora non vedono erogato quanto dovuto da parte dell'INPS. Nello specifico parlo dei circa 100 lavoratori che sono costretti a vivere con 500 € al mese o poco più, tengo a sottolineare che tutto questo è dovuto ad un taglio economico effettuato da parte del comune di Colleferro nei riguardi della ASSC pari a 1.300.000 euro, tale taglio è stato deliberato mediante il bilancio previsionale 2017-2019 e proprio ora, mentre le scrivo, come se non bastasse, i dipendenti sopra citati devono aspettarsi un ulteriore taglio di 500.000 euro e la proroga del FIS.

La questione che però più mi sta a cuore è quella del presente di questi lavoratori, ho taciuto il mese scorso, durante il periodo natalizio per una forma di delicatezza nei confronti degli stessi, perché il solo pensiero che qualche mio insensibile collega potesse spostare l’attenzione su una mia possibile cavalcata del problema proprio durante un periodo dell’anno cosi rappresentativo, mi provocava brividi (preciso ciò perché da questa amministrazione, oramai, mi aspetto di tutto), credo che il loro continuo ripetere “ ho fatto tutto quello che potevo fare da buon padre di famiglia”, cela in realtà una profonda mancanza di sensibilità, competenza e pare come se, nel dire quelle parole, tentino di lavarsi la coscienza.

Il problema in consiglio comunale

Era il 27/luglio/2018 quando tale problema è stato motivo di discussione in consiglio comunale per via di una mia mozione, ricordo di aver sventolato alcune buste paga e ricordo anche di esser stato deriso e addirittura tacciato per quello che voleva creare allarmismo. Ricordo, come se fosse ora, le facce dei colleghi consiglieri di maggioranza che sereni e sorridenti mi rispondevano che io sbagliavo, ricordo che quando chiesi di ridurre di un semplice 20 % le indennità di presenza (i soldini che noi prendiamo per fare politica come indennità) , alcuni dalla maggioranza mi rispondevano che era solo elemosina quella che io volevo fare e che la FIS avrebbe sistemato tutto da li a breve. Oggi a distanza quasi di un anno, mi domando: quanto devono ancora aspettare i dipendenti della ASSC per vedersi accreditare ogni mese uno stipendio decente? Quando arriveranno gli arretrati del rinnovo del contratto? Perché questi soldi non sono arrivati? c’è stato qualche errore da parte di qualcuno?

Nella speranza che tale annosa vicenda si risolva nel più breve tempo possibile, voglio rassicurare i dipendenti che non sono soli e per quanto mi riguarda continuerò a vigilare con attenzione e, colgo l’occasione di questo articolo per comunicare che proprio questa mattina ho effettuato una richiesta di commissione consiliare anche alla presenza delle parti sociali, per capire meglio i motivi di questo ritardo e come si deve agire per risolvere il problema nel minor tempo possibile. La ringrazio per concedere a questa vicenda la giusta rilevanza mediatica che credo meriti, nel rispetto di questi lavoratori che non stanno attraversando un periodo economicamente e lavorativamente semplice”.

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