L’intervista: il giovane cantautore Leonardo Chiarulli si racconta.

Oggi incontriamo Leonardo Chiarulli, giovane cantautore colleferrino, che ci racconterà, sulle pagine de “La Notizia H 24”, la sua esperienza artistica ed i progetti che lo hanno visto e lo vedranno protagonista.

Ciao Leonardo e grazie di essere qui con Noi per questa interessante discussione. Innanzi tutto vorrei che ci spiegassi come nasce la tua passione per la musica e come ti sei scoperto cantautore. Da cosa prendi ispirazione per scrivere le tue canzoni?

Ciao Alessandro ed un saluto a tutti i lettori de “La Notizia H 24”. Grazie di ospitarmi sulle pagine di questo giornale.

La mia passione per la musica nasce da piccolo quando per la prima volta ho visto mio padre tornare a casa con una Fender acustica Nera ed Arancione... Ho iniziato a scrivere molto presto delle lettere, delle poesie, che la maggior parte delle volte restavano nel cassetto. Poi a quindici anni, quando ho preso per la prima volta la chitarra in mano, ho scoperto un Leonardo che voleva comunicare a tutti la sua emozione, che voleva urlare al cielo la sua sofferenza interiore e che sognava di diventare grande attraverso la sua musica... Oggi a ventidue anni mi sento molto fortunato perché da quel momento è l’unica cosa che non ho mai smesso di fare e che farò per tutta la vita.

Sai, l’ispirazione credo sia quell’esatto momento della giornata in cui sto passeggiando per strada e vedo una persona anziana attraversare con il bastone e mi scendono le lacrime, credo sia il momento in cui entro dentro un orticello in campagna e con le mie mani accarezzo la pelle di un frutto, è quell’esatto momento in cui sento il motore di un trattore passare e come un bambino vorrei salirci sopra... Prendo l’ispirazione dalle persone semplici, che si alzano alle sei del mattino per non far mancare un piatto di minestra ai propri figli, sono loro che mi insegnano ogni giorno il vero senso della vita!

Scrivere è sempre un momento introspettivo molto intimo. Come si sviluppa il momento creativo e quali sono le emozioni che provi mentre crei un pezzo? Come si accende la scintilla che poi trasforma un’esperienza in musica?

Scrivere per me significa fare l’amore con me stesso oppure con chi, in quel momento, condivide questa esperienza fantastica con me. Non so dirti come nasce una canzone, ma posso assicurarti che dentro di me avviene una magia tale che non riesco a controllare. È un flusso di energie che provengono, quasi sempre, dalla sofferenza che poi si trasforma in Emozione!

E allora quando sento quella magia mi metto al pianoforte oppure prendo la chitarra e piango, rido, mi butto per terra, guardo il paesaggio e scrivo! Una volta ho pianto talmente tanto che quando sono tornato a casa mia madre credeva che mi avessero picchiato! Ma so anche sorridere!

Sai è davvero una magia quando si accende quella famosa scintilla di cui tu hai parlato, mi chiudo in me stesso e scrivo... E posso scrivere per ore, per giorni, dalla sera al mattino seguente senza fermarmi mai, oppure può accadere che un brano venga fuori in 15 minuti. La scrittura è la magia più bella che l’universo potesse donarmi.

Nella tua vita artistica hai avuto molti momenti intensi. Quali sono stati però quelli più significativi, che ti hanno formato come persona e come cantautore?

Mi stai dando del vecchio quindi? A parte gli scherzi ci tengo a precisare che sono giovanissimo e che ho ancora tutto da dare alla musica italiana. Comunque, se vogliamo parlare di esperienze che mi hanno fatto credere in me stesso ce ne sono tante, sono tutte quelle volte in cui ho fatto provini, concorsi e mi hanno detto di no! Ma sai, credo che l’universo in realtà sappia premiarti, prima o poi, e tutto quello che dai ti viene restituito.

Il momento più significativo della mia vita e’ ora, perché sto lavorando sodo e sto crescendo molto sia artisticamente che umanamente e questo lo devo anche ad Alessio Graziani, per me molto di più di un semplice Produttore! Lui e’ in grado di darmi la carica giusta quando serve, di farmi comprendere ed imparare dagli errori quotidiani, grazie a lui sto capendo cosa significa essere un’artista e la responsabilità che un giorno avrò sulle mie spalle. È quella persona che ho sempre cercato e che ora sta dando forma ai miei sogni! Il momento più significativo è sempre il presente perché è nel presente che dobbiamo dare tutto, senza pensare troppo a quello che sarà.

Adesso parliamo dell’immediato futuro perché in questo periodo sei impegnato nella preparazione dello spettacolo “Bianco e Nero a Colori”. Perché hai scelto questo nome cosi particolare e quando pensi di portarlo alle orecchie del pubblico?

Si è vero, in questo periodo sono impegnato nella realizzazione di questo progetto “ Bianco e nero a colori”! È uno spettacolo nel quale rivisiterò alcune canzoni di successo a partire da quelle in Bianco e Nero, i classici, fino ad arrivare a quelle a Colori, i brani di oggi; con la speranza di far ascoltare anche qualche mio inedito!

E’ un progetto che è in preparazione e che crediamo di lanciare a Gennaio o Febbraio nei vari Club! Saranno delle serate all’insegna della musica e saranno concerti acustici nei quali, con una chitarra e un pianoforte, spero si possa apprezzare l’origine e l’incipit della canzone che all’inizio viene scritta con uno strumento! Sarà un po’ come tornare alle origini, mettendo a disposizione di questi brani la mia personalità, rendendoli il più possibile vicini al mio modo di concepire l’arte e la musica! Presto usciranno anche dei video dove potrete ascoltare queste cover nella mia versione!

Per le persone interessate a seguire i tuoi lavori, dove possono trovarti o contattarti? Potresti lasciare ai nostri lettori qualche riferimento?

Assolutamente si, potete seguirmi sulla mia pagina Facebook Ufficiale “LEONARDO CHIARULLI”, dove troverete tutti i miei lavori e dove potrete ascoltare presto anche i miei brani!

Grazie Leonardo per questa piacevole chiacchierata. Da parte mia e di tutta la redazione un grande augurio per la tua carriera.

Grazie a te, Alessandro, e tutta la redazione de “La notizia H 24” per lo spazio concesso e per l’augurio. Cercherò di non deludervi. Naturalmente un caloroso abbraccio a tutti i nostri lettori. Ciao!

Alessandro Verrelli