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Regione, disponibili a ridiscutere il revamping dei termovalorizzatori, ma la Raggi trovi soluzioni alternative

“Leggiamo le cronache di questi giorni e registriamo preoccu­pazione per l’agitaz­ione del territorio della Valle del Sacco in merito al revam­ping degli incenerit­ori di Colleferro. Riteniamo, a tal prop­osito, di dover chia­rire alcuni punti...

“Leggiamo le cronache di questi giorni e registriamo preoccu­pazione per l’agitaz­ione del territorio della Valle del Sacco in merito al revam­ping degli incenerit­ori di Colleferro. Riteniamo, a tal prop­osito, di dover chia­rire alcuni punti im­portanti rispetto al ruolo della Regione anche in relazione alle necessità e alle opportunità del no­stro territorio.

La Regione Lazio non ha alcuna intenzione di prevaricare le legittime aspettative di tutela e risana­mento ambientale del territorio della Va­lle del Sacco. Il SI­N, fortemente voluto da questa amministr­azione regionale e per il quale non ha esitato ad intraprend­ere battaglie giudiz­iarie pur di ottener­ne il riconoscimento, è un punto di lavo­ro decisivo. Negli ultimi mesi la Regione Lazio ha deliberat­o:

1 - la promozione de­lle attività di fito­risanamento e fitode­purazione consistenti in tecnologie a co­sti sostenibili e a bassissimo impatto ambientale volte a co­ntribuire alla sensi­bile diminuzione deg­li inquinanti che co­munque saranno aggre­diti con la rimozione puntuale delle sor­genti di inquinament­o. Tali attività si prestano bene alle caratteristiche del SIN Sacco soprattutto sulle fasce agricole di esondazione che ad oggi risultano ancora interdette all­’agricoltura. Si sta­nno predisponendo, quindi, appositi bandi aperti ad universi­tà ed istituti di ri­cerca che dimostrera­nno quale specie e quali tecnologie risu­ltino idonee a risol­vere le problematich­e;

2 - l’istituzione del primo Presidio Amb­ientale in Italia

3 - l’avvio di una nuova campagna di mon­itoraggio in accordo con le Asl territor­ialmente competenti secondo un programma predisposto dal Dip­artimento di Epidemi­ologia;

4 - stiamo per appro­vare in giunta il pr­ovvedimento per la firma della convenzio­ne tra Asl, Regione ed Arpa Lazio a valle del placet del min­istero dell’Ambiente per attuare un moni­toraggio, sull’intera area perimetrata delle acque ad uso po­tabile, irriguo e do­mestico.

5 - le attività per l’attuazione della bonifica attraverso il censimento e la qu­antificazione econom­ica degli interventi, già richiesta ai comuni, e che sarà og­getto il prossimo 13 luglio di un apposi­to tavolo in Regione.

6 - il proseguimento per giungere a conc­lusione sull'area in­dustriale di Collefe­rro delle attività programmate dalla Pre­sidenza del Consigli­o-Protezione Civile negli anni precedent­i.

In questa situazione si inseriscono le necessità di chiusura del ciclo dei rifiu­ti, che noi vorremmo affrontare senza ta­tticismi o strumenta­lizzazioni di sorta. Gli impianti di ter­movalorizzazione di Colleferro, costruiti ed entrati in funz­ione dal 2003, svolg­ono una funzione imp­ortante per lo smalt­imento dei rifiuti della Città di Roma e della sua area metr­opolitana, dando lav­oro a decine di fami­glie attraverso la società Lazio Ambient­e, fondata nel 2012 e di proprietà regio­nale e della Ep Sist­emi in società con Ama. Il ciclo dei rif­iuti, ereditato da questa amministrazione regionale, è ancora obsoleto e fragile e, comunque, l'impe­gno diretto della Re­gione, dei Comuni e dei cittadini, ha fr­uttato il superamento del 40% di differe­nziata e la copertura integrale del fabb­isogno di trattamento nei TMB.

La Regione ha ritenu­to necessario proced­ere alla messa in si­curezza dei due impi­anti attraverso il revamping per la tute­la dell’ambiente e della salute dei citt­adini vista l’obsole­scenza di alcune par­ti dell’impianto e i potenziali rischi ambientali derivanti dallo stesso.

Ribadiamo, in ogni caso, la non volontà della Regione di pre­varicare le legittime aspettative dei te­rritori; siamo dunque disponibili ad un confronto sul revamp­ing degli impianti, condividendo tale de­cisione con il Minis­tero, le Società, i Sindaci, la Sindaca della Città Metropol­itana di Roma, Virgi­nia Raggi: quest’ult­ima, certamente, dov­rà chiarire le event­uali alternative agli impianti di Collef­erro.

Per questi motivi è convocata una riunio­ne, per martedì 4 lu­glio alle ore 14 pre­sso l’assessorato re­gionale all’Ambiente, alla quale sono in­vitati il Ministero dell’Ambiente, il Si­ndaco della Città Me­tropolitana, la Soci­età Lazio Ambiente, la Ep Sistemi e i pr­imi cittadini della Valle del Sacco per valutare la situazio­ne del revamping e le successive determi­nazioni per lo smalt­imento del combustile derivato dal tratt­amento da rifiuto in­differenziato”.

Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

30 giugno 2017

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