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Valle Del Sacco

Crisi Coop, il 26 incontro al Ministero e sciopero nei supermercati

Mercoledì prossimo potrebbe essere una data importante per capire il futuro dei 270 lavoratori

Crisi Coop. Il prossimo 26 settembre sarà un giorno importante perché, come avevamo anticipato negli articoli dei giorni scorsi, ci sarà l’atteso incontro al Mise con il Ministro Di Maio ed intanto per lo stesso giorno i sindacati hanno proclamato uno sciopero oltre che la manifestazione sotto al ministero. La settimana scorsa a Colleferro ci sono stati attimi di tensione con i lavoratori che hanno occupato la sala soci (foto in alto). L’intenzione, oramai è cosa nota, è quella da parte dell’azienda di cedere gli otto punti vendita nel Lazio che presentano una situazione debitoria sui conti del 2017. Un piano industriale che riguarda i centri di Pomezia, Fiuggi, Velletri, Aprilia, Genzano, Colleferro e Frosinone dove sono impiegati circa 270 dipendenti di cui 60 solo all’Ipercoop di Colleferro.

La nota del Cobas

“Il prossimo 26 settembre, al tavolo sulla crisi Unicoop Tirreno che si terrà al Mise, al fianco dei lavoratori si siederà la senatrice Elena Fattori del M5S, per sostenere la vertenza che vede l’annunciata cessione di otto punti vendita del sud della Regione a un nuovo acquirente: un piano industriale che riguarda i punti vendita di Pomezia, Fiuggi, Velletri, Aprilia, Genzano, Colleferro e Frosinone dove sono impiegati circa 270 dipendenti. E la paventata disdetti del contratto integrativo per gli altri circa 4.000 lavoratori”. È quanto si legge in una nota di Cobas Lavoro Privato.

Presente la senatrice Fattori

“La senatrice Elena Fattori mi ha confermato pochi minuti fa la sua partecipazione al tavolo di crisi attivato dal ministero dello Sviluppo economico, esprimendo solidarietà e promettendo impegno concreto per sventare questa vera e propria crisi sociale e del lavoro. La senatrice, tra l’altro, è una cliente della Coop di Genzano di Roma e ha portato la sua solidarietà anche ai lavoratori durante un nostro volantinaggio. Il 26 settembre, durante lo sciopero, manifesteremo sotto il Mise durante l’incontro”, dichiara Francesco Iacovone dell’esecutivo nazionale Cobas.

La parole dell’azienda

La cessione dovrebbe diventare, se tutto va bene, un cambio di marchio con l’acquisizione delle strutture e dei livelli occupazionali: “la trattativa in corso – assicurano dall’azienda - prevede la massima tutela dei livelli occupazionali, la razionalizzazione della rete di vendita è ormai necessaria, non comporterà chiusure e licenziamenti di personale ma la cessione ad un altro operatore commerciale”

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