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Valle Del Sacco

Giancarlo Montuschi realizza il drappo per il “Pallio della Carriera” di Carpineto Romano

Prestigiosa committenza per Giancarlo Montuschi, artista pop tra i più conosciuti e apprezzati del panorama nazionale.

Prestigiosa committenza per Giancarlo Montuschi, artista pop tra i più conosciuti e apprezzati del panorama nazionale.

All’artista nativo di Faenza (RA), che da anni vive e lavora ad Anghiari (AR), è stata infatti affidata la realizzazione del “drappo” per il “Pallio della Carriera” di Carpineto Romano, nota rievocazione storica che si correrà domenica 30 agosto 2015.

Ogni anno la creazione è affidata ad artisti di fama internazionale. Tra i grandi maestri che hanno avuto questo onore possiamo citare Donzelli, Nespolo, Fortunato, Benaglia, Sughi, Alinari, Kokocinski, Calabria, Romano e Attardi.

Il “drappo” di Montuschi verrà presentato sabato 25 luglio, giornata dell’Imbussolamento, ovvero l’abbinamento tramite estrazione di cavalieri e cavalli a ciascuno dei sette rioni in gara.

Domenica 26 luglio, alle 21,30, Carpineto Romano omaggerà Montuschi con l’inaugurazione di una antologica alla bottega d’arte “La Girandola” di via Ciano 1. L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile fino al prossimo 8 agosto con orario 16/24.

L’EPOS COMUNITARIO DI CARPINETO IN UN SOGNO ANTICO:

“Un racconto letterario e grafico che si compenetra dentro una tela o “pallio” per racchiudere le speranze di una comunità con la sua storia secolare: ecco il tema popolare che il maestro Giancarlo Montuschi si è accinto a celebrare, interpretando quel senso ludicamente religioso di una manifestazione che affonda le sue radici negli atti statutari medievali di Carpineto.

Una tela volutamente caotica dove 7 stemmi araldici rionali graficamente si scompongono lungo tutto il suo orlato in messaggi celebrativi dando vita a un libero “sabba”, mentre nella scena principale emergono più statiche, più solenni e più fortemente incardinate figure umane che vanno a circondare un alone color rosa in cui si iscrivono centralmente l’araldica comunitaria di Carpineto e le tematiche fondanti della sua storia sacra e civica tra di loro in un opposto gioco diagonale.

Dal basso verso l’alto la chiesetta medievale consacrata a sant’Agostino, protettore di Carpineto, e il vescovo e filosofo intento a scrutare le Scritture nel tentativo estremo di codificare la nostra civiltà latina e romana, spinta al suo tramonto da orde vandaliche; dall’altra parte la nobile duchessa Donna Olimpia Aldobrandini nelle sue splendide vesti barocche dal lungo collare inamidato attesa verso un cavaliere asessuato rivestito d’azzurro dalla grande capigliatura, quasi cimiero di guerra, mentre cavalca un cavallo dal bianco mantello che a corsa sfrenata si erge nello sforzo supremo della vittoria. Un gioco di colori forti e prorompenti stesi lungo la grande composizione pittorica e narrativa spazio-temporale movimenta la passione comunitaria che si invera nella sua velocità dinamica quasi a ripercorrere le suggestioni di un latente futurismo.

Abbiamo l’impressione che nel nuovo messaggio pittorico il maestro Giancarlo Montuschi abbia saputo superarsi nell’affrontare pur rigide tematiche celebrative statutarie trasferendo i suoi sogni privati in quelli di un’intera comunità, interpretandoli magnificamente. Aspetto ludico sì, ma anche affermazione programmatica con funzione sociale, quale medicina e catarsi ai mali presenti. E mentre il santo filosofo, il dito sulle carte antiche, compita sapientemente e gli splendori barocchi esplodono d’incanto, più in alto verso il cielo un cavaliere vestito di blu sabbiato dà vita e movimento a una gioconda speranza collettiva comunitaria liberatoria ed esplosiva”. (testo di Italo Campagna)

BREVE BIOGRAFIA:

Giancarlo Montuschi è nato nel 1952 a Faenza (RA). Ha studiato al Liceo Artistico di Bologna e frequentato l'Accademia di Belle Arti prima nel capoluogo emiliano e quindi a Ravenna. Nel 1976 gli viene assegnata la cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Sansepolcro (AR), decide così di trasferirsi nella Valtiberina toscana, dove tutt’oggi vive e lavora nel suo atelier di San Leo di Anghiari (AR).

La ricerca di Montuschi abbraccia varie tecniche e muove dalla pop art e dai linguaggi post-pop del secondo Novecento per affrontare negli anni argomenti alchemico-esoterici, temi ludici, cicli diversificati come quelli legati a miti, animali, letteratura, comics e musica.

Dal 1972 espone con successo di pubblico e critica in Italia e all’estero. La sua partecipazione a premi e fiere internazionali riscuote sempre – sia in ambito pittorico, sia in quello della scultura in ceramica – i più ampi consensi.

Musei e fondazioni italiane conservano sue opere. Lavora stabilmente con prestigiose gallerie italiane e con una galleria americana di Chicago.

www.montuschi.it

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