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Valle Del Sacco

Labico, 600 mila euro per il nuovo campo sportivo ma i lavori sono fermi da oltre un anno

Il consigliere comunale Alessandro Galli vuole vederci chiaro su questa importante opera ed ha chiesto spiegazioni con un’interrogazione a risposta scritta

Stadio di calcio infinito o debito senza fine? Questa è la domanda che si pone il consigliere comunale Alessandro Galli (Capogruppo delle lista tradizione e progresso) in riferimento ai lavori al Campo sportivo fermi al palo da oltre un anno. Per fare chiarezza su questa vicenda che oramai si trascina da troppo tempo e per la quale non si vede uno sviluppo concreto il consigliere di opposizione ha fatto un’interrogazione comunale.

L’interrogazione comunale

“Era stato presentato in campagna elettorale dall' Ammistrazione Giovannoli, in modalità immaginifica, come la panacea a  tutte le ambizioni amministrative irrisolte, rimedio universale delle esigenze calcistiche e velleità sportive dei cittadini labicani. Propagandata come la miglior soluzione  possibile sul Pianeta Terra a livello logistico e di insediamento (sosteneva qualcuno ) per i giovani fruitori con particolare attenzione alle richieste dei componenti della Prima squadra di calcio ASD Dinamo Labico.

Se  è stato ottenuto un finanziamento di 600.000 euro  c.ca a carico dell'Ente Comunale ( ovvero dei Cittadini) e il cantiere è iniziato nel 2019, i lavori di completamento dell' opera sono giunti a termine o volutamente il taglio del nastro con consegna dell'opera in eurovisione  è stato differito al semestre bianco pre elettorale?

Partendo dal presupposto che siamo sempre stati contrari all'insediamento di questo nuovo "Ampliamento Strutturale" a ridosso  dei quartieri Vignole e S. Maria  in adiacenza  a Via G. Fioramonti piuttosto che a soluzioni alternative fuori dal Centro Urbano.

Il Campo Sportivo andava – spiega Galli su facebook - certamente riqualificato (internamente al perimetro esistente) lasciando immutate le condizioni sociali, infrastrutturali e naturali  (a ridosso di un bosco e  del costone tufaceo già precario da un punto di vista idrogeologico) della zona già nota per le sue problematiche al traffico veicolare e per la densità demografica.

Pertanto sempre più convinti che la  collocazione  geografica individuata del nuovo stadio comunale possa generare più disagi che benefici alla collettività e  sollecitati dalle perplessità di numerosi cittadini  abbiamo formalizzato una nuova interrogazione comunale a risposta scritta indirizzata al Sindaco e per delega di riferimento al Vice Sindaco per richiedere quanto riportato nei seguenti quesiti.

 1. Per  la realizzazione del nuovo Stadio il Comune di Labico ha ottenuto la somma di cui in premessa  pari ad €. 600.000 (Seicentomila /00) circa, la cifra stanziata sarà capiente a coprire tutti i costi a dare l'opera compiuta?

Per contro questa Amministrazione prevede la necessità di un ampliamento  delle risorse economiche a debito per tale finalità?

2. I lavori edili di realizzazione sono stati interrotti per quasi un anno e ripresi da  poco tempo (oggi per esempio non c'è nessun lavoratore sul  posto ), quali sono state le motivazioni che hanno causato tale  immobilismo operativo ?

Ci sono delle responsabilità dirette da parte della Impresa Appaltatrice?

3. È stata  realizzata una VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) propedeutica alla progettazione strutturale dell' Opera nel suo complesso?

È stato allegato uno studio necessario a valutare l'integrità geomorfologica  del   costone tufaceo sottostante già rivelatosi fragile nei  precedenti eventi ?

4. Nel Contratto di Appalto tra Comune ed Impresa era stato definito un termine per la fine dei lavori ovvero la consegna dell'Opera Compiuta e collaudata e con quali scadenze?

5. Le Società Sportive attive in primis l'ASD Dinamo Labico che usufruivano del Campo Sportivo per l'esercizio delle proprie attività sono state ristorate o sostenute economicamente a causa della provocata  indisponibilità del sito  oltre un determinato periodo ?

6. Per quale motivo, ragione e/o opportunità si è deciso di affidare i lavori a quella che per tutta evidenza sembrerebbe un'impresa edile di modesta  entità (1 mastro, 3 operai ed 1 escavatore fermo li senza 4 frecce che neanche le navi al museo di Nemi!) considerata la rilevanza dell'Opera Pubblica? Siamo sicuri che questa scelta non abbia pregiudicato il rispetto dei tempi previsti di ultimazione (maggiori costi) nonché ridotto le garanzie costruttive connesse all'intervento?

7.  Per quale motivo a partire dal momento di apertura del cantiere (2019) ad oggi non risulta apposta in evidenza nessuna Tabella Edilizia (Art. 44 TUE e 44 comma 1 lett.a DPR 380/01) dalla quale poter individuare le principali  figure professionali e altre informazioni di Interesse Pubblico considerata  la destinazione dell' Opera?

8. Per quale ragione non risulta adeguatamente delimitato il Cantiere per mezzo di obbligatoria installazione di recinzioni che impediscano l'accesso ai non addetti ai lavori ?

Questa volta a differenza della precedente Interrogazione ( Strada Temporanea di Via Fontana Marchetta /Colle Alto ) speriamo non ci rispondano con una  memoria difensiva  retroattiva al  1980 quando a Labico c'era la terza categoria!

Ciononostante oggi 4 febbraio  2021 l'Impresa esecutrice dei lavori risulta assente ma l' accesso al cantiere è aperto e libero mettendo a rischio l'incolumità di eventuali passanti in particolare bambini che decidessero di accedervi. Chi controlla e  che cosa?”.

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