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Valle Del Sacco

Labico, dal nulla spunta la mega antenna di fronte al cimitero

L’impianto per l’amplificazione del segnale di telefonia mobile è stato installato nella mattinata di martedì ed ora è ben visibile nella parte alta del centro urbano

Nel giro di qualche ora o meglio di una mattinata praticamente dal nulla è spuntata un’antenna con dei ripetitori di rete mobile, alta una quindicina di metri che da uno slargo proprio di fronte all’ingresso del cimitero comunale ora domina l’intero centro urbano di Labico.

L’antenna è di proprietà del colosso fracese Iliad ed ora la sua rete mobile è arrivata  anche nel centro a sud di Roma che negli ultimi anni è cresciuto tanto a livello di abitanti arrivando quasi ai 6800 residenti.

Come si legge nel pannello affisso sul terreno dove è stato montato questo impianto di telefonia mobile il permesso per l’installazione è stato dato a febbraio del 2021 ed i lavori di movimentazione terra sono iniziati ad aprile di questo anno ed hanno avuto un costo di 50 mila euro.

Per gli abitanti di via Santa Maria è stata una vera e propria sorpresa ritrovarsi questa alta colonna di metallo al lato della strada.

Nei mesi scorsi in paese qualcuno aveva parlato di questa installazione ma non era arrivata nessuna comunicazione ufficiale in merito. Nella vicina frazione di Carchitti per l’installazione di un’altra antenna simile a quella installata a Labico ci furono molte proteste dei cittadini che costituirono anche un comitato. In mattinata c’è stata qualche polemica sui social ma ninete di più.

L’argomento è stato trattato anche a margine del consiglio comunale che si è svolto a Palazzo Giuliani martedì pomeriggio con la richiesta di spiegazioni da parte della consigliera Nadia Ricci del gruppo Obiettivo Labico. La replica della maggioranza è arrivata dall’Assessore Bileci che ha spiegato come il comune si sia opposto a tale installazione già da tempo ma il Tar ha respinsto le richieste da loro avanzate. Ora vi è in corso un ulteriore grado di giudizio in quanto il comune si è rivolto anche al Consiglio di Stato.

Di fatto è la prima installazione di rete mobile all’interno del centro urbano in un paese dove i telefonini hanno avuto sempre problemi di ricezione a prescindere dalla compagnia telefonica che si era deciso di scegliere.

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