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Lazio Ambiente, 10 consiglieri comunali chiedono lo stop della cessione delle quote

Dieci consiglieri comunali del territorio laziale per Carpineto Romano Luigi Cacciotti e Luca Campagna, Ciampino Mauro Testa e Paolo De Pace, Frascati Franco d'Uffizi, Paola

Dieci consiglieri comunali del territorio laziale per Carpineto Romano Luigi Cacciotti e Luca Campagna, Ciampino Mauro Testa e Paolo De Pace, Frascati Franco d'Uffizi, Paola

Gizzi e Roberto Mastrosanti e Valmontone Piero Attiani chiedono di ritirare la delibera, con cui l'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio, ha intenzione di vendere la S.p.a regionale dei rifiuti Lazio Ambiente. “Il nostro territorio è in fase di de-industrializzazione da parecchi anni ormai e destrutturare Lazio Ambiente comporterebbe una ulteriore crescita della disoccupazione” dichiara l'Assessore all'Urbanistica, nonché Vicesindaco di Carpineto Romano, Luigi Cacciotti “per questo motivo chiediamo alle Autorità regionali di trovare nuove risorse per investire nella società e nel circuito dei termovalorizzatori, cercando di creare un'attività con partecipazioni pubblico-private per salvaguardare, principalmente, i lavoratori. Perché sarebbe terribile aggiungere nuovi disoccupati ai tanti già esistenti nel nostro territorio.” I consiglieri comunali ritengono che anche qualora nel bando di gara risultasse garantito il pieno rispetto degli attuali livelli di occupazione, la soluzione di vendere gran parte della società, rappresenterebbe la fine di Lazio Ambiente e di tutto il percorso svolto fino ad oggi per mantenere la sua esistenza sotto la garanzia della gestione pubblica. Lazio Ambiente rappresenta un patrimonio di contenuti e di professionalità cresciuti negli anni, al fine dello svolgimento di servizi di primaria importanza per il territorio sotto l'aspetto occupazionale, ambientale e di sviluppo economico. Le giuste scelte da percorrere sarebbero: 1) Consolidare le attuali strutture impiantistiche, intervenendo ove necessario, per i necessari ammodernamenti. 2) Completare la dotazione impiantistica principale al fine di realizzare “il ciclo integrato dei rifiuti”. 3) Completare l'impiantistica primaria quali le isole ecologiche comunali e/o intercomunali al fine di offrire compiutamente le strutture ausiliare ai sevizi di raccolta differenziata spinta.

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