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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Valle Del Sacco

Colleferro, si è spento nella notte Marco Compalati

Giovedì ci ha lasciato il tecnico Rai, l’uomo da sempre impegnato nella società civile da tutti bene voluto. Nel 2006 fu anche candidato sindaco

E’ morto nella notte in ospedale Marco Compalati. Tecnico Rai, da sempre impegnato nell’associazionismo a Colleferro con Emergency e con diverse altra associazioni a difesa dell’ambiente della sua Valle Del Sacco. Nel 2006 fu candidato sindaco con Rifondazione Comunista. Una persona veramente perbene e molto apprezzata per il suo impegno ed il suo carattere solare. Appena si è sparsa la tragica notizia sulla sua bacheca di facebook sono arrivati moltissimi messaggi di cordoglio per ricordarlo.  

Il ricordo degli amici

“E a forza ti escono le parole..... Ostinatamente altruista – scrive una sua amica - generoso da lasciarti senza fiato, caparbio, buono, di un' umanità rara e preziosa, di una limpidezza disarmante, testardo, insistente, preciso in ogni dettaglio, esempio di forza e costanza, questo eri, questo rimarrai, ogni tanto telefona per qualche benefit... ciao Marco Compalati brigante per sempre”.

“Ci ha lasciato  - scrivono gli amici di Emergency di Colleferro - un maestro di vita, un compagno di strada, il promotore di tante iniziative che organizzava e gestiva con allegria e generosità. Il suo sorriso sornione e il suo cuore traboccante d’amore ci mancheranno tantissimo. Nessuno di noi sarebbe oggi quello che è se non avesse conosciuto Marco Compalati, e gli promettiamo di continuare quel che lui aveva iniziato e amato con immensa generosità. Ti vogliamo bene, amico nostro”.

Il ricordo del sindaco Sanna

"Andavo a Valle Purera in sezione in bicicletta, avevo 16 anni ed una fede ferrea nel bene del Mondo, nei principi di giustizia e libertà. Sei stato il mio segretario, quello che prima di farmi la tessera che chiedevo, mi diceva mille volte che prima dovevo fare "militanza", che quando chiedevo di contribuire alle spese della sezione mi dava uno scappellotto. Maurizio ti diceva che io ero bravo e tu facevi con la mano: calma calma.. non lo roviniamo. Mi hai insegnato li ad ascoltare ed a coniugare le idee degli altri in una sintesi, quando possibile; a fare la colla ed attaccare i manifesti bianchi e neri o bianchi e rossi perché avevamo soldi solo per farli a due colori. Ho imparato da te prima di tutto il valore della Pace, poi l'amore per l'ambiente in cui viviamo. Ho fatto con te la mia prima campagna elettorale che non avevo neanche 18 anni ed è stata bellissima. Mi lasciavi di guardia sotto l'ospedale assieme al più anziano della sezione (Mario) per controllare che non ci coprissero i manifesti perché sapevi che li era più tranquillo e noi eravamo il più giovane e il più anziano (quando ancora alla politica si credeva con fede travolgente). Ho fatto con te il mio primo comizio a Piazza Gobetti, di domenica mattina e mi sfottesti per via della cravatta che poi ho sempre portato. Abbiamo persino fatto assieme i panini da vendere alla Perugia/Assisi. Quando perdemmo quelle elezioni la sezione chiuse. A me e Lorenzo Calvani ci dicesti di prenderci gli altoparlanti e un armadio pieno di carte che furono poi il primo e forse unico patrimonio dell'Ugi. Quando sono stato eletto sindaco mi sembrava che fosse passata una vita da quei giorni, dalle trattative del "centro/sinistra" alle quali mi portavi al Colle. Le uniche cose che continuavamo a fare erano la Festa del 25 Aprile e il pranzo di Emergency: a quelli ci incontravamo sempre! Ti prese la voglia di aiutare Amatrice  dopo il terremoto e io volli darti carta bianca assieme a tanti altri che trascinavi con il tuo entusiasmo al quale in molti non riuscivamo a resistere. Cuori in ballo.. che bella esperienza per la nostra città. Questa sera in consiglio comunale mi ha chiamato mia moglie ed ho pensato che fosse arrivata Aida, sono uscito di corsa ed invece eri tu che te ne sei andato. Sono rientrato in aula e tutto il consiglio si è alzato in piedi ed ha onorato il minuto di silenzio. Penso solo che non sia giusto.. che la nostra sete di giustizia non si sazierà mai, ma sono convinto che valga sempre la pena di continuare a lottare per migliorare questo sporco  mondo, perlomeno perché me lo hai insegnato tu... Ciao Marco".

Ai familiari le condoglianze da parte di tutta la nostra redazione

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