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Operaio 30enne in trasferta a Trento muore nel vano di un ascensore

Un drammatico incidente sul lavoro che non ha lasciato scampo al giovane padre di tre bimbi originario di un paese alle porte di Roma

Il cantiere era quasi terminato e per Nicolae Catalan, operaio 30enne di Labico (Roma), erano gli ultimi giorni di lavoro in una casa di cura ad Arco in provincia di Trento ma la sfortuna ha voluto che il ragazzo restasse coinvolto in un incidente mortale.

L'uomo da tempo – come riporta il sito del Tg3 del Trentino -  abitava a Bolzano, padre di tre bimbi, era titolare di una ditta specializzata che operava in sub appalto nella struttura, interessata da un importante ampliamento. 

Martedì sera, attorno alle 20, Catalan stava facendo delle saldature in uno dei tre ascensori della struttura assieme a un suo dipendente. I colleghi dell’uomo, non vedendolo rientrare alla fine del turno, hanno iniziato a cercarlo, trovandolo, ormai senza vita, in fondo al vano ascensore, del quale stava curando l’ampliamento. Inutili i tentativi di rianimarlo.

Le parole del sindaco Giovannoli

Una notizia che nella giornata di mercoledì dal Nord Italia ha raggiunto il paese alle porte di Roma lasciando nelle sconforto più totale, gli amici e tutti coloro che lo conoscevano e che conoscono la sua famiglia.

“Non ci sono parole per descrivere quanto accaduto a Trento – ha scritto su Facebook il primo cittadino labicano Danilo Giovannoli – Un’altra morte sul lavoro, questa volta un ragazzo di Labico di soli 30 anni che lascia la moglie e 3 bambini. Ho sentito da pochi minuti la moglie di Nicola Catalan per portare le mie condoglianze: che la nostra comunità dimostri tutto il calore di cui è capace. Che la politica nazionale inizi a dare risposte serie sul tema della sicurezza sul lavoro.Ho dato la mia piena disponibilità alla Signora per qualsivoglia richiesta”.

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