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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Paliano, M5S; la vendita dell'ex Parco uccelli ai privati ennesima bocciatura di Alfieri e Co.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: I privati acquistano gli ultimi due lotti della Selva di Paliano. E’ finita la travagliata vicenda di uno dei parchi più grandi d’Europa, a cui il Principe Antonello Ruffo di Calabria ha dedicato buona parte della sua...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: I privati acquistano gli ultimi due lotti della Selva di Paliano.

E’ finita la travagliata vicenda di uno dei parchi più grandi d’Europa, a cui il Principe Antonello Ruffo

di Calabria ha dedicato buona parte della sua vita.

Per più di un trentennio La Selva è stata meta di turisti provenienti da ogni parte d’Italia, e di artisti

da ogni parte del mondo, che trovavano lì un luogo ideale dove far vivere le loro idee, in un

rapporto di totale assonanza uomo-ambiente.

Ora i due lotti di maggior pregio della Selva, quelli identificati da tutti come il vero Parco, sono stati

acquistati da privati.

Termina qui anche la speranza di tutti i cittadini di Paliano affinché la Regione Lazio partecipasse

all’asta giudiziaria, quale logico percorso iniziato il 21 settembre 2011, quando la Regione stessa,

partecipando, si aggiudicò 56 ettari di terreno della Selva, per farlo diventare poi Monumento

Naturale.

Poi è arrivato Zingaretti. Le sue intenzioni erano chiare già dal suo insediamento. Infatti il

presidente della Regione non ha mai pagato l’affitto dei due lotti al curatore fallimentare, come

invece avrebbe dovuto continuare a fare. Questo ha provocato, a Novembre 2015, la chiusura

degli ingressi con l’apposizione dei sigilli. Eppure per la Regione si sarebbe trattato solo di qualche

migliaio di euro all’anno.

Ma il vero disinteresse lo ha dimostrato palesemente l’amministrazione Alfieri che, anche in questa occasione, non ha voluto o non ha saputo essere lungimirante. In poche parole non ha voluto progettare il futuro per i cittadini di Paliano.

Abbiamo assistito solo a numerosi proclami a mezzo stampa circa l’impegno per il rilancio del

parco e paroloni illusori.

Cosa è stato fatto di concreto ? Il comune si è sostituito alla regione, gettando letteralmente dalla

finestra diverse decine di migliaia di euro dei palianesi, per pagare l’affitto (arretrato e corrente) al

curatore fallimentare per la riapertura dei due lotti in questione.

A cosa è servito? Ad utilizzarla il giorno di Pasquetta, 25 Aprile e 1° Maggio del 2016, pagando

anche le giornate alla pro-loco.

E poi tutto è finito, senza nemmeno una parola. Solo un ulteriore aggravio sul bilancio comunale.

Il Comune non ha voluto investire sul turismo, quello vero però, non quello inesistente delle partite

di calcio e del campo in erba sintetica appena realizzato. Ha preferito accendere mutui per

strutture non usufruibili dall’intera cittadinanza, al solo scopo di onorare le cambiali elettorali.

La Selva sarebbe diventata un volano per l’economia e l’occupazione sia a livello locale che

regionale, ma Alfieri ha preferito voltarsi dall’altra parte.

Quale cittadino di Paliano non sarebbe stato disposto ad autotassarsi, pur di acquistare la

proprietà di questo parco, così caro a tutti noi?

Inoltre… “Abbiamo una banca”, palesemente molto vicina ad ogni richiesta degli attuali

amministratori… Ci chiediamo: come mai non hanno pensato allo sviluppo del territorio,

sostenendo un eventuale acquisto da parte del comune di Paliano? Eppure sono attenti persino

ad acquistare filiali in sofferenza!

Ora non sappiamo cosa accadrà. Abbiamo paura che possa essere definitivamente cancellato il

monumento naturale. Ma ancora, non dimentichiamo che a poche decine di metri c’è la discarica di

Colle Fagiolara che giornalmente cresce a vista d’occhio.

Noi non crediamo alla barzelletta che nel 2019 la discarica verrà chiusa. Se dobbiamo fidarci delle

rassicurazioni dell'assessore all'ambiente Buschini circa la chiusura , allora dobbiamo seriamente

preoccuparci, visto che lo stesso aveva assicurato soldi ed investimenti per La Selva che stiamo

ancora aspettando. Siamo certi invece che si stiano creando le premesse per l’ampliamento della

discarica, dati i presupposti (sopraelevazione) e date le voci insistenti su una prossima emergenza

rifiuti di Roma. Ma certo, prepariamo tutto il terreno per ospitare monnezza, poi sarà colpa della

Raggi!!!

In tutto ciò noi non abbiamo pregiudizi verso i privati che ad oggi hanno comprato parte del parco.

Ne sono una dimostrazione pratica Schina e Nicoli che già da tempo hanno acquistato e con i fatti

hanno dimostrato di voler bene alla Selva. Questo non ci mette al sicuro però dalle insidie e dai

pericoli che abbiamo già elencato, pertanto vigileremo su tutti, proprietari ed amministratori,

affinché agiscano sempre e solamente nell’interesse della nostra comunità. Soprattutto non

tollereremo deroghe alla tutela e al rispetto dell’ambiente e di questo territorio che sta già pagando

un prezzo troppo alto, solo per aver creduto ad amministratori concentrati esclusivamente sulle

loro carriere politiche.

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