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Paliano, in consiglio i terreni regionali della Selva dati al Comune. Intanto arriva la “mazzata” dell’Acea

In aula il primo atto formale per l’acquisizione trentennale dei terreni da parte della regione, poi sarà la volta della stesura dei bandi

Dalla tanto “pompata” conferenza stampa di qualche settimana fa, finalmente oggi, si passerà dalle bella parole ai fatti. Stiamo parlando della Selva di Paliano e della concessione al comune degli ettari di proprietà regionale. Infatti, uno dei punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di questa sera è: Approvazione schema di Convenzione attuativa della concessione amministrativa da parte della Regione Lazio in favore del Comune di Paliano avente ad oggetto il Monumento Naturale “Selva di Paliano e Mola di Piscoli” di cui alla D.G.R. n. 527 del 28.09.2018 e autorizzazione alla stipula.

La sentenza di condanna a favore di Acea

Si si arriva a questo consiglio comunale con la “mazzata” del Consiglio di Stato che, nelle ore scorse, ha condannato il comune a dover consegnare la gestione dell’acqua (oggi gestita dalla municipalizzata Amea) all’Acea ed è stato anche condannato a pagare le spese legali che si aggirano sui 10 mila euro. Sentenza che è stata commentata in maniera molto dura dal Movimento Civico di Paliano: “parliamo di acqua di paliano, ovvero di come l'incompetenza, la superficialità e una certa colpevole indifferenza abbiano, alla fine di un lungo iter, determinato questo esito: la consegna dei nostri  impianti e delle nostre reti ad ACEA ATO 5.  Dal 2014, subito dopo l'insediamento dell'amministrazione Alfieri, noi del Movimento Civico abbiamo cercato un modo per lavorare insieme, attraverso una strategia che portasse a scongiurare il passaggio all'ATO5. Chiamammo l'ing.Mario Antonellis, Presidente del Coordinamento Acqua Pubblica di Frosinone e vero esperto in materia, per un'assemblea pubblica sul tema, al fine di sensibilizzare anche la popolazione. Nacque il Comitato Acqua Pubblica Paliano, per il mantenimento della gestione dell'acqua in Amea. Il Comitato raccolse allora 1304 firme di cittadini palianesi che chiedevano ad Alfieri di adoperarsi in tal senso. Il Movimento Civico e il Comitato Acqua Pubblica chiedevano di trasformare il "ramo idrico" di Amea in Azienda Speciale.  Più volte si è tentato di far incontrare esperti in materia con i rappresentanti dell'amministrazione. Purtroppo anche in questo caso ha prevalso la logica de "jo pallone è jo meo" che vuole che i detentori del potere di amministrare, lo gestiscano in solitudine e totalmente sordi anche alle buone proposte, se provenienti dalla minoranza. Chiedemmo l'istituzione di un Consiglio Comunale aperto ai cittadini, per discutere il problema. Nessuno ci ascoltò. Ma dal Comune partì la letterina alla Raggi, sindaco di Roma, con preghiera di lasciarci la nostra acqua. Peccato che gli accordi relativi al passaggio in Acea ATO5 fossero stati scritti nel 2003...!  Alfieri quindi promosse un ricorso al TAR, perdendolo. Che il ricorso non avrebbe avuto speranza di accoglimento era chiaro anche ai bambini. Non contento, Alfieri ha promosso un altro ricorso al Consiglio di Stato. Altri denari pubblici sprecati. In compenso, nel maggio 2015 tutti noi utenti abbiamo trovato una bolletta triplicata, con aumenti addirittura retroattivi. Nessuno ha mai compreso il perché di certi aumenti. Si disse di voler adeguare le tariffe a quelle dell'ATO5. Si disse di voler "salvare" un'azienda in difficoltà. Ora che non c'è più niente da fare, diteci: a cosa è servito?”.

Parti importanti della Selva per 30 anni al comune

Ma veniamo alla consegna da parte della Regione della proprietà della Selva, come dicevamo in apertura, che sarà affidata per 30 anni alla gestione del Comune di Paliano che dovrà fare l’atto pubblico e poi indire i bandi per:  “assicurare una più efficiente ed efficace gestione del patrimonio immobiliare attraverso il Comune di Paliano, nel rispetto di cooperazione istituzionale con pianificazione, coordinamento, armonizzazione e riduzione dei tempi delle procedure di pianificazione del territorio; Preservare i valori ambientali, storici e identitari del Monumento Naturale “ Selva di Paliano Mola di Piscoli”; dare attuazione al master plan per la tutela, la fruizione pubblica, la promozione e la valorizzazione del Monumento: Riqualificare i beni pubblici facenti parte della Selva di Paliano, assicurando la partecipazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini, in virtù della funzione pubblica, sociale e culturale del patrimonio naturale per l’intero territorio. In Particolare saranno rilanciate le produzioni agricole improntate sui principi di sostenibilità ambientale, attraverso l’affidamento di fondi ad aziende agricole professionali, che attraverso forme di incentivazione dei giovani imprenditori , e saranno riqualificati i fabbricati agricoli attraverso concessione di valorizzazione, che prevedono l’implementazione di attività e funzioni economiche di pubblico interesse, nel quadro del complessivo sviluppo del sistema di accoglienza e offerta turistica territoriale”.  

Ora bisognerà vedere se ci sarà la volontà di far attuare il master plan che prevede la costruzione di un centro ippico, di un golf club, di un Parco Woodstock: spazio attrezzato per spettacoli e concerti. Mentre nel borgo del Principe Ruffo, sempre di proprietà regionale, è previsto un hotel, un centro benessere ed un Camping. Speriamo veramente che si realizzino tutte queste cose altrimenti resterà solo della terra da far coltivare. Questa sera inizia il primo atto.

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