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San Cesareo, il “pasticciaccio” brutto dell’affidamento al Cep per le ingiunzioni fiscali

Gli esponenti della lista Uniti per San Cesareo portano alla luce l’atto in cui un assessore vota a favore del “suo datore di lavoro”

Con il passare dei mesi è sempre più evidente il fatto che il CEP spa (consorzio enti pubblici) che ha sede nella palazzina gialla vicina alla stazione ferroviaria di Zagarolo stia diventando una sorta di “panacea” di tutti i “mali” delle amministrazioni a guida del centro sinistra dell’area Casilina – Prenestina delle zone a sud di Roma che per qualsiasi tipo di problema amministrativo si rivolgono a questa struttura creata da qualche tempo. In ordine di tempo l’ultima vicenda che arriva da San Cesareo ha dell’incredibile se si va a studiare nel dettaglio le tempistiche e come si sono svolti i fatti.

A rendere nota la vicenda è il gruppo della Lista Uniti per San Cesareo con capogruppo Massimo Mattogno che l’ha resa pubblica con un post su Facebook: “Una triste storia tanto sfacciata da sembrare una fake news, ma purtroppo rappresenta la realtà di un’Amministrazione che oltre a fare poco o niente lo fa anche con procedimenti che lasciano senza parole.

La cronaca dei fatti

“Venerdì pomeriggio 6 dicembre 2019 – scrivono i rappresentanti della lista Uniti per San Cesareo, Massimo Mattogno - viene pubblicata la delibera di Giunta Comunale n. 171, con cui si dà l’indirizzo al Comandante dei Vigili di effettuare un’indagine di mercato per individuare un soggetto esterno che predisponga e stampi ingiunzioni fiscali per riscuotere sanzioni al Codice della Strada (CdS) emesse nel 2015. Costo 5.500 euro (non è chiaro in base a quale criterio). Nella delibera si dà atto che i membri della Giunta deliberano in assenza di conflitto di interessi ai sensi delle leggi vigenti.

Il lunedì mattina successivo, 9 dicembre 2019, nonostante la pausa del sabato e della domenica, è pervenuta in tempi record una proposta di CEP S.p.A. per lo svolgimento del servizio, al prezzo di 5490 euro. Ben 10 euro di sconto Martedì 10 dicembre, il Capogruppo di Uniti per San Cesareo, Massimo Mattogno, al fine di evitare conflitti o commistioni di interessi, invitava a mezzo pec Il Comandante dei Vigili a verificare la presenza di amministratori, parenti o affini del comune di San Cesareo nella compagine della futura affidataria del servizio.

L’affidamento ad una società dove lavora un assessore

Mercoledì 11 dicembre, riscontrata solo la mancanza di convenzioni attive per questo servizio ed evidentemente non tenendo conto della richiesta di verifica ricevuta il giorno prima, si affida direttamente a CEP S.p.A., con determina dirigenziale n. 172, il compito di spedire ingiunzioni di pagamento agli automobilisti morosi del 2015. Anche sorvolando sulle violazioni amministrative e contabili poste in essere, in questa vicenda, emerge un quadro preoccupante in cui nell’operato di questa Amministrazione, l’interesse privato sembra prevalere sull’interesse pubblico, dal momento che il servizio viene affidato direttamente ad una società in cui lavora a pieno regime un membro della Giunta che ha deliberato l’atto di indirizzo: l’Assessore al Bilancio Arianna Bellia, che prima ha pensato bene di non astenersi dalla votazione in Giunta e poi anche di non ravvedersi, magari consigliando al Responsabile di settore di revocare in autotutela il provvedimento dopo aver “scoperto” l’assegnazione effettuata a beneficio della società per cui ella stessa lavora. Cosa che a dire il vero auspicavamo ed è il motivo per cui abbiamo aspettato a scrivere sulla vicenda.

I due padroni

Un amministratore dovrebbe gestire la cosa pubblica scevro da ogni commistione di interessi ed esimersi dal compiere o consentire atti in violazione di questo principio. Non può l’Assessore al Bilancio servire due padroni: il comune e la società per cui lavora e da cui prende uno stipendio, alimentato, in questo caso, anche dalle commesse del comune di cui è assessore e da cui riceve un’indennità di carica.

Per ora ci limitiamo a evidenziare alla Pubblica Opinione questo comportamento scorretto e sfacciato, affinché questo fatto non passi inosservato e soprattutto che non costituisca la base su cui fondare successivi affidamenti a CEP S.p.A. ben più ampi, come ad esempio tutti gli altri tributi comunali. Se ciò dovesse accadere, oltre ad interessare le autorità competenti, mobiliteremo tutto il paese perché, nella gestione dei soldi pubblici, non devono esserci ombre di dubbi di incompatibilità e commistioni, non solo di natura formale o legale, ma soprattutto di natura etica e morale, al fine di evitare danni di immagine alla Pubblica Amministrazione.

I posti di lavoro

Apriremo, comunque, un ‘focus’ su CEP S.p.A. dove, da voci da verificare, sembrerebbe lavorino anche parecchie altre persone in un modo o nell’altro vicine al mondo della politica, forse una casualità ma che certo alimenta tanti dubbi, specie pensando alle mille difficoltà che i comuni mortali hanno nella ricerca di un posto di lavoro trovano nonostante tante inutili “promesse elettorali”.

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