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Giovedì, 25 Aprile 2024
Valle Del Sacco

San Cesareo, violate le regole per l'approvazione del rendiconto e ignorato il sollecito della Prefettura

Parte della minoranza i consiglieri Tufi, Mattogno e Scacco non hanno partecipato all'ultimo Consiglio

Mercoledì è andato in onda un consiglio comunale dedicato all’approvazione del rendiconto di bilancio 2020 in cui spiccano alcune assenze importanti tra le file dell’opposizione. A spiegarne i motivi il capogruppo della minoranza, finora sempre presente alle sedute, Massimo Mattogno.

“Un altro esempio di imbarazzante approssimazione dell’Amministrazione Comunale di San Cesareo - commenta Massimo Mattogno -. Entro il 31 maggio 2021, andava approvato dal Consiglio Comunale il rendiconto di gestione, ossia il bilancio che a fine anno certifica le spese effettivamente sostenute e le entrate effettivamente incassate dall’ente. Un atto di trasparenza amministrativa nei confronti della cittadinanza, tanto decantata ma fin qui poco praticata. Ma anche un provvedimento obbligatorio per legge da assumere entro termini ben definiti, pena lo scioglimento del Consiglio comunale”.

Termine che però che è stato ripetutamente violato dall’Amministrazione comunale, tanto da costringere la Prefettura di Roma, dopo aver preso atto dell’avvenuta decorrenza dei termini per l’approvazione del rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2020, a trasmettere in data 14 giugno al Comune di San Cesareo il decreto prefettizio n. 215637 con il quale i Consiglieri comunali sono stati diffidati ad approvare, entro il termine di 20 giorni (5 luglio 2021), gli atti contabili obbligatori per legge.

“Nel frattempo - prosegue Mattogno - l’Amministrazione comunale, invece di attivarsi per l’approvazione del rendiconto di gestione entro il termine assegnato dalla Prefettura, ha continuato nella sua colpevole inerzia, perché  solo l’8 luglio, alle ore 23:27, noi consiglieri abbiamo ricevuto la pec di deposito degli atti relativi al rendiconto, per la relativa consultazione preventiva alla sessione consiliare dedicata; mentre, il giorno successivo, ossia il  9 luglio, l’avviso di convocazione della seduta consiliare per il 28 luglio è stato pubblicato all’Albo pretorio, in violazione, quindi, anche dei termini previsti per il deposito e la consultazione degli atti del rendiconto, ossia20 giorni liberi”. 

Fatti che per la minoranza suonano come “lesivi del diritto dell’esercizio delle funzioni relative all’ incarico di consigliere comunale” e perpetrati in violazione di norme e regolamenti comunali vigenti. “Giunti a questo punto, - chiosa Mattogno - ho presentato, mio malgrado, denuncia formale alle autorità competenti, evidenziando l’atteggiamento irrispettoso della giunta Sabelli nei nostri confronti, che, nel maldestro tentativo di recuperare i propri errori, comprime i diritti dei consiglieri comunali.

Io e i consiglieri Francesco Tufi, e Michela Scacco - che ringrazio - non abbiamo  partecipato volutamente ai lavori della seduta consiliare di oggi (intenzione pubblicizzata e spiegata con invio nota al Prefetto a tutti i consiglieri del mio gruppo in data  23 luglio), in quanto sono state palesemente violate le regole per l'approvazione del rendiconto e ignorato il sollecito della Prefettura che, a rigore, avrebbe già dovuto attivare i propri poteri sostitutivi previsti per legge. Auspichiamo che la nave possa cambiare rotta altrimenti sarà destinata ad infrangersi sugli scogli, anche perché, per la seconda volta consecutiva, il bilancio consuntivo direttamente riferibile alla gestione dell’attuale maggioranza si chiude con un disavanzo di amministrazione di 1.632.000 euro”.

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