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Valle Del Sacco

San Cesareo, blocco delle auto euro 3 in centro. Scoppia la polemica politica

Ad una nota del gruppo Uniti per San Cesareo replica la Bellia che parla di scelte in passato che hanno distrutto il paese

Pian piano saremo costretti ad abbandonare i mezzi che inquinano di più come quelli diesel per passare a quelli elettrici o ibridi. Dopo le ordinanze ed i blocchi dei grandi comuni anche quelli più piccoli stanno iniziando ad adeguando. Nei giorni scorsi è stata emanata un’ordinanza che vieta la circolazione dei mezzi euro 3 in centro a San Cesareo fino al 31 marzo 2020. Un atto che ha provocato le reazioni del gruppo Uniti per San Cesareo e su sui social ha portato allo “scontro” con l’assessore Bellia (Pd).

La nota di Uniti per San Cesareo

“Dopo i vari sensi alterni difficili da ricordare, si aggiunge l’ordinanza del Comandante della Polizia Municipale che limita la circolazione stradale ai veicoli diesel fino a euro 3 dal 1 novembre al 31 marzo 2020, dalle ore 8.30 alle ore 17.30, in base ad un indirizzo della Giunta Comunale a sua volta in attuazione di un accordo di programma tra Regione Lazio e Ministero dell’Ambiente dove i sindaci eseguono quello che ordina la Regione.

Molti i dubbi sia sull’opportunità che sulla giuridicità del provvedimento.

Ci domandiamo – si legge in una nota del gruppo uniti per San Cesareo - Perché una tale ordinanza è stata emanata dal Comandante della Polizia Municipale e non dal Sindaco come avviene in tutte le altre città d’Italia? Forse per attenuare un possibile impatto mediatico negativo? Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità! Che senso ha, se si vuole davvero salvaguardare la qualità dell’aria, limitare la circolazione solo al centro storico con tutte le ripercussioni negative che andrebbero a ricadere su scuole, commercio locale e servizi pubblici essenziali?

Perché non si previene il fenomeno attuando il piano operativo per il risanamento della qualità dell’aria per il quale il Comune dispone anche di un finanziamento di 100.000 euro, comunicato ad ottobre 2018, sulla base di un progetto presentato dalla precedente Giunta nel marzo 2018? Quale è la centralina che misura i valori di PM10 e NO2 relativi al nostro comune? Non possono imporci misurazioni prese a Colleferro o a Roma. Tante sono le domande e le eccezioni da fare e le porremo al prossimo Consiglio comunale nell’interesse della cittadinanza. Il “cambiamento” riteniamo vada fatto sempre in meglio e non in peggio”

La replica dell’assessore Bellia

L’esponente del Pd ha spostato il piano del discorso sul piano regolatore e sullo sviluppo urbanistico della città: “Voi le domande dovevate porle quando avete devastato questo comune cementificando anche l impossibile a suon di varianti urbanistiche.. Allora si che qualcuno vi avrebbe creduto. quindi secondo te le varianti da voi approvate non sono degne di attenzione e non te ne senti responsabile perche il mercato è fermo..e si fatica a costruire..? E poi sono io quella che vuole distrarre dall’argomento.. Solo in ordine di misura ti ricordo la variante della pallavicina. 700 mila metri cubi..che presto partirà.. Anzi lo voglio scrivere maiuscolo. una variante da 700 mila metri cubi. E un piano regolatore abbandonato da 10 anni, mai approvato e costato 10 volte il prezzo di mercato. Coi soldi dei cittadini..??? Ma ancora parlate di buona politica”.

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