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Valle del Sacco, ecco la nuova fase della sorveglianza epidemiologica nel Sin

Il secondo step dopo le indagini svolte negli anni 2010-2013 e nel 2015

Ad aprile parte la nuova fase di sorveglianza epidemiologica nel SIN Valle del Sacco, che segue le indagini svolte negli anni 2010-2013 e nel 2015. Il Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio (DEP Lazio) coordina il “Programma di valutazione epidemiologica della popolazione residente nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) Valle del Sacco” denominato INDACO (Indagini epidemiologiche SIN Valle del Sacco), che rientra nell’accordo di programma tra il Ministero dell'Ambiente e la Regione Lazio per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di Interesse Nazionale Bacino del Fiume Sacco. L’obiettivo è quello di fornire alle amministrazioni e alla popolazione informazioni sullo stato di salute, sui rischi per la salute associati agli inquinanti ambientale e su interventi di prevenzione nell’area. Il programma, della durata di due anni, ha avuto una proroga a causa di ritardi dovuti all’emergenza Covid-19 e si concluderà ad agosto 2023.

Nell’ambito delle attività previste, nel mese di aprile partirà la nuova fase della Sorveglianza epidemiologica che interesserà un campione di circa 2000 residenti nei Comuni del SIN. La sorveglianza, svolta in collaborazione con la ASL Roma 5 e con la ASL di Frosinone, prevede un’intervista telefonica, per raccogliere dati demografici e socio-economici, informazioni sullo stato di salute, sullo stile di vita e sui rischi occupazionali, con un focus sull’esposizione a fattori di rischio ambientali e sulla percezione del rischio da parte della popolazione. Le interviste saranno effettuate da operatori appositamente formati della ASL Roma 5, della ASL di Frosinone e del DEP Lazio. La sorveglianza epidemiologica sarà affiancata da una sorveglianza sanitaria su un sotto-campione di circa 800 soggetti, che saranno invitati ad effettuare un prelievo di sangue per il monitoraggio biologico di diversi inquinanti e della concentrazione di b-HCH (beta esaclorocicloesano), oltre alla determinazione di una serie di parametri ematochimici.

Nel mese di maggio sarà attivata anche una indagine sulla percezione del rischio rivolto a tutta la popolazione residente nel SIN che deciderà di partecipare compilando un questionario on-line anonimo. Tutte le informazioni sull’insieme di iniziative saranno rese disponibili su un sito web curato dal DEP Lazio insieme al Pensiero Scientifico Editore, società che collabora con le più importanti istituzioni sanitarie in attività di comunicazione e di ricerca. Il sito terrà costantemente informata la popolazione sullo stato di salute, sui rischi sanitari associati alla situazione ambientale e sugli interventi di prevenzione utili per ridurre l’impatto dell’esposizione ai contaminanti presenti nel territorio e nelle acque della Valle del Sacco.

La Regione Lazio e il Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, in collaborazione con la ASL Roma 5 e la ASL di Frosinone organizzeranno degli incontri, che verranno programmati nel corso dell’indagine per illustrare il progetto e definire nei dettagli la componente operativa.

Il progetto è realizzato nell’ambito dell’Accordo di Programma (AdP) “per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del Sito di Interesse Nazionale Bacino del Fiume Sacco” stipulato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Regione Lazio nel 2019, cosi come integrato con Decreto n. 62 dell’11/05/2021.

“Oltre alle attività di messa in sicurezza e bonifica delle aree della Valle del Sacco, l’Amministrazione Zingaretti ha promosso anche indagini epidemiologiche e progetti di valutazione sulle condizioni di salute dei residenti per conoscere eventuali rischi ed effetti provocati dall’esposizione ambientale”, dichiara Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio.

“Un programma di sorveglianza epidemiologica importante che ci permetterà di avere una fotografia sullo stato di salute della popolazione e per mettere in sicurezza il territorio”, ha concluso l’Assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.

La posizione di Fratelli d'Italia

"Sono decisamente inopportuni e fuori luogo i toni trionfalistici dell’assessore Valeriani nell’annunciare l’avvio dello studio epidemiologico della Valle del Sacco, quando l’accordo di programma tra Ministero e Regione Lazio, che indicava gli interventi previsti  e le relative somme stanziate, risale al 2019. Siamo di fronte perciò ad un clamoroso ritardo di anni, su un tema molto delicato e complesso". Lo dichiara in una nota stampa il consigliere regionale di Fratelli d’italia Antonello Aurigemma che poi prosegue

"Corre l’obbligo di ricordare allo smemorato assessore le numerose nostre interrogazioni presentate in aula alla pisana in merito all’immobilismo della regione ( sull’argomento si è tenuto anche un consiglio straordinario da noi richiesto);  senza dimenticare poi gli accorati appelli di medici e associazioni  che denunciavano l’aumento di oltre il 174% dei tumori maligni del sistema linfatico per gli uomini da 0 a 14 anni e del 281% dei tumori all'encefalo.

Valeriani e tutta l’amministrazione Zingaretti hanno colpevolmente dimenticato per anni i cittadini della valle del sacco pur avendo a disposizione i fondi necessari per tutti gli interventi previsti e ora, invece di chiedere scusa alla comunità che attende risposte da tanti anni, continuano con i soliti annunci, che davvero sono inutili e non servono a nulla. La bonifica dell’area in questione è un argomento molto serio, e onestamente non puo essere affrontato con il pressappochismo dimostrato in questi anni dall’attuale giunta. Ora, auspichiamo che si possa finalmente cambiare passo, ma sinceramente si evitino i proclami roboanti e si passi ai fatti concreti anche perché questa volta non parliamo dei soliti disservizi a cui vi ha abituato il Presidente Zingaretti ma della salute e dell’incolumità dei cittadini".

 

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