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Valmontone, il consigliere Bellotti lascia il partito di Salvini

“Una scelta difficile, ma in linea con il mio modo di far politica!”

Il partito di Salvini continua a perdere i “pezzi” non soltanto a livello nazionale e regionale ma anche a livello locale. È di poco fa la notizia che il consigliere comunale di Valmontone Massimiliano Bellotti da sempre molto legato alla consigliera regionale Laura Corrotti che proprio nei giorni scorsi aveva intrapreso lo stesso percosso, ha deciso di abbandonare la Lega perché “troppo il malessere all’interno del partito”.

La lettera di addio

“È sempre difficile scrivere una lettera di questo genere, anche perchè non si lascia solo un partito, ma si lascia un progetto a cui ho dedicato gli ultimi tre anni della mia vita. Anni di fatica, anni di battaglie, riunioni, discussioni, campagne elettorali, elezioni vinte e perse, giornate cariche di entusiasmo e altre invece di delusioni.

Nel mio ingresso in Lega (già molto travagliato) nel marzo 2019 pensavo di trovare un “partito nuovo” e non un “nuovo partito”. C’era la speranza che con la nuova leadership, così dirompente di Matteo Salvini, portasse una nuova visione politica: doveva e poteva essere l’inizio di un vero cambiamento morale e civile, prima ancora che politico.

Il mio, come quello di altri, è un malessere che viene da lontano e che è stato alimentato da fatti ed atti politici precisi, il governissimo con PD e Cinque Stelle, le scelte politiche che hanno portato al collasso del partito romano (ultime elezioni comunali di Roma e quella della Città metropolitana) a quelle più vicine e forse anche più importanti per me, che riguardano la gestione del territorio. 

Sia chiaro, non ho l’autorità e ne tanto meno la capacità, di giudicare nessuno, ma allo stesso modo non posso continuare a lavorare e credere in un progetto, che “personalmente” ogni giorno, mi fa sentire sempre più lontano e distante dal mio modo di essere e di interpretare la politica.

Non è questo il modello di partito a cui avevo dato la mia adesione. Io credevo in un partito coeso che avrebbe coinvolto i militanti nelle decisioni (almeno quelle locali) e invece mi ritrovo in un partito dove la linea politica e dettata da un tweet o da un post su Facebook.

La lega in questi ultimi mesi ha cambiato davvero pelle, condividendo scelte insieme ad altri soggetti politici, che nulla hanno a che vedere con il nostro dna, la nostra storia, la nostra cultura.

In tanti hanno abbandonato il partito, altri lo faranno, molti invece pur soffrendo resteranno, e proprio a questi ultimi auguro di realizzare il vero cambiamento tanto decantato, ma purtroppo a parer mio fino ad ora mai avvenuto.

Sto lasciando il partito, ma non lascio sicuramente tutti gli amici militanti della LEGA, con i quali sono sicuro che potremmo ancora fare tantissime battaglie politiche anche da posizioni diverse.

Ho sempre vissuto la politica con spirito di servizio e soprattutto con dedizione alle istituzioni. Ho sempre vissuto del mio lavoro e quindi, a differenza di altri, ho la fortuna , di sentirmi libero di poter scegliere.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso

Considerando quanto esternato in premessa, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è sicuramente ciò che è accaduto giovedì 7 aprile in Regione Lazio e più precisamente all’amica On. Laura Corrotti esclusa in un batter d’occhio dalla commissione bilancio da quello che in quel momento era ancora il suo Gruppo Regionale della Lega; gruppo dove ormai da mesi, regnano logiche di potere, correnti, cordate e metodi della più vecchia e deteriore politica.

Si, è proprio quest’ultimo episodio la goccia che mi ha fatto prendere la decisione di lasciare la lega Salvini premier e di non rinnovare più la tessera di partito.

Sono anche sicuro che le nostre strade, inevitabilmente si incroceranno ancora, quindi a presto, per discutere ancora tutti insieme di quella bellissima passione che ci accomuna e prende il nome di “Politica”.

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