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Valmontone, all'Agraria Pizzuti va avanti ma ci vogliono i carabinieri per placare gli animi

Consiglio molto animato con la surroga dei 4 consiglieri dimissionari e la "cacciata" di Coculo. L'opposizione pronta a rivolgersi alla magistratura

Che sarebbe stato un consiglio movimentato lo si sapeva già da tempo ma che, addirittura, ci sarebbe voluto l’intervento dei carabinieri per farlo terminare non l’aveva immaginato nessuno.

Un consiglio necessario

Stiamo parlando del consiglio dell’Università Agraria di Valmontone che si è “svolto” nella serata di lunedì nella sede dell’Ente in pieno centro storico. Un consiglio resosi necessario dopo che la Regione, nei giorni scorsi, con un atto in autotutela aveva sospeso la delibera di giunta con la quale l’ente era stato commissariato dopo le dimissioni di sette consiglieri in piena estate. Dimissioni che sono state accolte parzialmente, ovvero solo quelle dei 4 componenti della minoranza e non per i tre della maggioranza che quel giorno non si presentarono di persona (il regolamento dell’ente dice che basta anche la delega mentre il regolamento regionale dice che ci vuole la presenza fisica dei consiglieri).

Prime scintille dopo pochi minuti

Un consiglio che si è animato sin da subito, ovvero quanto il presidente Roberto Pizzutti ha comunicato ai presenti l’inversione dei punti all’ordine del giorno. Ovvero come primo punto ha fatto decadere Domenico Coculo (uno dei tre della maggioranza che si era dimesso) in quanto nei mesi passati era risultato assente in tre consigli consecutivi ma al quale non sono stati dati neanche i 15 giorni per “difendersi”. Da questo momento nella piccola stanzetta non si è capito più nulla con strilli ed urla rivolti verso il presidente che, invece, di far entrare in aula il primo dei non eletti al posto di Coculo ovvero Dario Prosperi ha fatto entrare Ugo Colucci che non sapendo nulla, di ciò non era neanche presente in aula.

La surroga dei quattro della minoranza

Di seguito si è proceduto con la surroga dei 4 consiglieri che si sono dimessi ed al posto di Valentino, Calvano, Teti e Chialastri sono entrati Domenico Bonifazi, Sandro Pizzuti, Fabio Casagrande e Gianluca Volpe. Gli uomini agli ordini del Maresciallo Francesco Montesano a questo punto con gli animi surriscaldati all’inverosimile hanno dovuto chiamare i rinforzi ed il consiglio è terminato con la segretaria dell’ente che si fatta scortate in auto mentre i nuovi rappresentanti della minoranza hanno detto che stanno preparando le carte per rivolgersi, quanto prima, alla procura della Repubblica. Come farà adesso Pizzutti ad amministrare l’ente non si sa.

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