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Valmontone, approvate in consiglio le aliquote dell'IMU, TASI e TARI

Il Comune di Valmontone si conferma tra i più virtuosi d’Italia: riesce ad approvare i regolamenti di Imu, Tasi e Tari entro il 23 maggio e pone così fine a quella condizione di preoccupazione e di incertezza che tormenta i

Il Comune di Valmontone si conferma tra i più virtuosi d’Italia: riesce ad approvare i regolamenti di Imu, Tasi e Tari entro il 23 maggio e pone così fine a quella condizione di preoccupazione e di incertezza che tormenta i cittadini di oltre 7.000 comuni italiani. Meno di 1000, infatti, sugli 8100 totali, sono i comuni d’Italia che sono riusciti ad approvare nei termini i regolamenti di Imu, Tasi e Tari, per consentire a chi deve pagare di farlo nei modi e nei tempi giusti, e a chi non deve assolutamente pagare di evitare di fare comunque dei versamenti per i quali dovrebbe poi chiedere il rimborso.

Non solo. L’approvazione dei regolamenti relativi ai tributi permette al Comune di Valmontone di poter chiudere - nel giro di pochi giorni - il bilancio preventivo dell’Ente dando così modo all’Amministrazione di uscire dalla gestione provvisoria (quella dei cosiddetti dodicesimi) e far ripartire la gestione ordinaria, con investimenti per opere pubbliche, cultura, servizi sociali, ecc.

“Con l’approvazione dei regolamenti e delle aliquote IUC – commenta il vice sindaco e assessore ai servizi sociali, Eleonora Mattia - il Consiglio Comunale ha fatto un atto di grande responsabilità, tenendo a cuore in particolare le fasce più deboli. Abbiamo fatto scelte virtuose, sebbene difficili, che ripristinano lo stato di legalità, nonostante ci si muova in un contesto normativo confuso e in continuo divenire che penalizza le amministrazioni locali”. “Con questi regolamenti – aggiunge la Mattia - i cittadini di Valmontone ora hanno la certezza di quanto e quando versare i Tributi locali, condizione in cui non si trovano i cittadini di altri comuni. Si è lavorato al riequilibrio della tassazione locale, in modo da retribuire in modo più equo i tributi comunali. In questo senso vanno le scelte effettuate e le numerose agevolazioni previste”.

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Con il sostegno di parte della minoranza, che coglie l’importanza per i cittadini del provvedimento, l’Amministrazione guidata da Alberto Latini porta a casa un risultato utile a tutta la città.

Per quanto riguarda l’IMU, l’imposta sugli immobili, sono esentate le prime abitazioni mentre per le altre l’aliquota è confermata al 10,6 per mille (come un anno fa), con la possibilità di abbatterla di quasi due punti per i proprietari che scelgono di affittare l’immobile a canone concordato. Per chi aderisce all’accordo stipulato tra Comune e associazioni di categoria, infatti, l’aliquota scende al 9 per mille, anziché il 10,6, con l’obiettivo (visto usufruisce anche della riduzione della cedolare secca dal 19% al 10% ) di regolare il settore ed ottenere una netta emersione del sommerso, per diminuire gli affitti e ampliare i margini della legalità. Sull’Imu il Comune di Valmontone introduce ulteriori importanti riduzioni per le fasce più deboli. Vengono infatti esentate: le unità immobiliari di proprietà di anziani o disabili che hanno residenza in cliniche o Rsa (purchè non utilizzate); le case degli italiani residenti all’estero; le abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti entro il I grado (padre/figlio); gli immobili delle imprese costruttrici invenduti e gli immobili rurali strumentali; le abitazioni dei militari comandati nelle caserme.

Scelta oculata anche per ciò che riguarda la TASI (tributo sui servizi indivisibili, quelli come la luce pubblica e l’asfaltatura delle strade). Oltre a fissare a zero l’aliquota per le seconde case, per le attività produttive di categoria D, che hanno sulle spalle già l’Imu, l’aliquota è stata limitata al 2,5 per mille, rinunciando all’ulteriore 0,8 per mille previsto per legge, e sono state introdotte una serie di aiuti e detrazioni mirate ad agevolare le famiglie in un momento di difficoltà.

Le riduzioni sono queste: riduzioni del 50% per nuclei con reddito Isee inferiore a 5 mila euro; riduzioni del 50% per nuclei con soli anziani (sopra i 70 anni) con reddito non superiore al doppio della pensione minima; riduzioni del 40% per nuclei con handicap grave o anziano purché percepisca indennità di accompagnamento e reddito Ise inferiore ai 35 mila euro; riduzione del 40% per quei nuclei che, nel corso dell’anno, hanno subito un grave cambiamento economico/lavorativo (e siano in cassa integrazione o mobilità) solo se reddito Isee è inferiore ai 5 mila euro.

“E’ bene ricordare – sottolinea il sindaco Alberto Latini - che con con la Tasi si va a versare uno dei capitoli fondamentali nei bilanci comunali: non c’è più l’Imu prima casa, e non ci sono più neppure i trasferimenti dello Stato che un anno fa avevano coperto la differenza a carico dei comuni, che cadrà invece sui contribuenti col marchingegno dei cosiddetti servizi indivisibili. In questo quadro, sicuramente complesso, uffici e Consiglio comunale hanno lavorato con intelligenza e sensibilità per far quadrare i conti evitando di gravare sulle tasche di chi ha maggiori difficoltà. Un lavoro apprezzato da gran parte del Consiglio comunale. Dispiace soltanto che qualche elemento della minoranza, ancora una volta, anziché cogliere l’importanza del provvedimento preferisca fare demagogia, sbagliando anche date e cifre”.

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