Via Traiana, sit-in con raccolta firme e mostra fotografica sotto al comune
La manifestazione si terrà sabato 1 ottobre dalle 10. Il punto della situazione a quasi due anni di distanza dalla frana
Tra qualche giorno e per la precisione il 7 ottobre saranno due anni esatti che i cittadini di Segni sono costretti a convivere con la frana su via Traiana, l’importante arteria che collega la cittadina Lepina a Colleferro. In pratica dopo un lungo periodo di chiusura, la strada gestita dall’area metropolitana (ex provincia di Roma) nel luglio del 2021 è stata parzialmente riaperta. Sono stati fatti dei lavori di consolidamento e di allargamento della carreggiata ma ancora oggi si transita a senso alternato con un impianto semaforico.
Ma il problema ora è un altro ovvero l’ostruzione di un tombino che si trova poco più a monte del cantiere che sta provocando dei profondi crateri nel terreno. Di fatto, se non si interviene prontamente, si potrebbe creare una nuova pericolosa frana.
Il sit-in sotto al comune di Colleferro
Per tenere alta l’attenzione su questo argomento sul quale anche la nota trasmissione Striscia la Notizia fece dei servizi per domani, sabato 1 ottobre, ci sarà una raccolta firme ed una mostra fotografica in Piazza Italia a Colleferro a partire dalle 10.
“Alla manifestazione di domani a Colleferro – ci dice al telefono Danilo Lapalorcia del comitato riapriamo via Traiana – abbiamo invitato sia il sindaco di Segni che quello di Colleferro che è anche vice presidente dell’Area Metropolitana. In questi giorni, inoltre, abbiano notato che salendo verso Segni a pochi metri di distanza dal cantiere si sta formando un’altra frana perché c’è un tombino che si è ostruito e si sta creando una vera e propria caverna e quindi di questo passo ci sarà un’altra frana come quella che ha portato giù la strada.
A febbraio scorso Sanna aveva annunciato l'imminente inizio dei lavori che prevedono la realizzazione della seconda corsia lato monte con lo sbancamento e l'erezione del muro di contenimento. Sono passati oltre sette mesi ed è tutto fermo e questa è la realtà dei fatti con la quale siamo costretti a vivere da fin troppo tempo”
