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Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia / Atina

Bimba colpita dal trattore, i periti ricostruiscono la scena dell'incidente

Nei giorni scorsi in Procura è avvenuto il conferimento dell'incarico agli esperti e l'inizio degli accertamenti. Intanto migliorano le condizioni di Giulia che muove mani e piedi grazie a terapie e riabilitazione

E' stata ricostruita la scena dell'incidente che lo scorso 11 giugno ha visto rimanere gravemente ferita una bimba di sei anni, Giulia. Periti di parte, periti della Procura di Cassino e Carabinieri di Atina (Frosinone) si sono recati sul posto, in località Ponte Melfa, dove la Fiat Uno condotta dalla madre della bimba si è incrociata con il trattore contro il quale la bimba avrebbe battuto la testa.

Un incidente drammatico che ha avuto gravi conseguenze per Giulia che ha lottato per oltre un mese contro la morte. La vicenda ha portato anche a risvolti giudiziari ed ad essere iscritti nel registro degli indagati come atto dovuto, oltre che i genitori e la nonna della bimba (difesi dall'avvocato Nicodemo Gentile), anche il conducente del mezzo agricolo assistito dall'avvocato Beniamino Di Bona.  

Il magistrato Emanuele De Franco, della Procura di Cassino, intende fare piena luce sulla vicenda anche se da una prima ricostruzione sembra chiaro trattarsi di un tragico incidente scaturito anche dal mancato controllo, seppur per poi istanti, della piccola Giulia che non avrebbe dovuto avere la testa fuori dal finestrino con la macchina in transito. Questa e l'ipotesi investigativa più accreditata. 

I passi da gigante di Giulia

In questi 40 giorni di ospedale Giulia ha fatto passi da gigante: la lasciato la terapia intensiva del 'Gemelli' per essere trasferita nello speciale reparto riabilitativo del 'Bambin Gesù' di Palicoro. Dove viene costantemente seguita dai genitori che non l'hanno lasciata un solo istante e dai nonni. A raccontarci dei progressi della nipotina è stato il signor Sandro che ha parlato di 'una Giulia reattiva che muove le mani ed i piedi, gli occhi e risponde bene alla fisioterapia. Si nutre ancora con il sondino perchè i passi verso la ripresa sono lenti e costellati di difficoltà ma mia nipote è una guerriera, lo ha dimostrato a tutti noi".

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