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Paliano, tre i candidati al dibattito pubblico. Poche emozioni ma su Zingaretti si anima la folla

Un dibattito all’acqua di rosa dove non sono mancate le critiche a Zingaretti che ha autorizzato il TMB a Colle Fagiolara, proprio vicino alla Selva.

Un dibattito all’acqua di rosa dove non sono mancate le critiche a Zingaretti che ha autorizzato il TMB a Colle Fagiolara, proprio vicino alla Selva.

Maurizio Sturvi ( Civica con Paliano) per quanto fatto finora ha chiesto il voto per altri cinque anni di mandato per completare un lavoro intelligente e di blindatura della Selva di Paliano. Gianluca Pratini, “Rosso di Sera punta sulla Casa della Salute e sulla Fattoria Didattica che si può realizzare da subito nella popolosa frazione Le Mole. La signora Nevia Borgia (Anche Voi Paliano) forte dell’esperienza amministrativa da ex consigliera provinciale, ha chiesto il voto per gestire il paese con più oculatezza e con più competenza. Questo in estrema sintesi, quanto emerso nel dibattito a tre durato oltre due ore dove gli assenti Tommaso Cenciareli e Domenico Alfieri, come dice il vecchio adagio “comunque hanno avuto torto a non partecipare”.

Dopo la fin troppo lunga spiegazione sulle regole del dibattito da parte della coordinatrice Anna Lisa Maggi (giornalista del Messaggero) si è partiti con Achille Pacciani, “mister lancette”, armato di orologio per segnalare il tempo delle risposte dei protagonisti.

Come premessa va detto che sia Pratini che Borgia sono stati assessori al Comune di Paliano e Sturvi è il sindaco uscente.

Si è partiti subito con una domanda sull’ambiente e sulla valle del Sacco ed è toccato a Gianluca Pratini rispondere “ Abbiamo già pagato troppo e non vogliamo pagare di più in termini di salute. Adesso è arrivata anche la decisione “scellerata” di Zingaretti che ha autorizzato il TMB. Non capisco perché questo paese deve essere trattato così dalla Regione” Io ho l’impressione che Roma e Colleferro ci nascondano i dati”.

Nevia Borgia, dal canto suo: "Roma ha scaricato il problema dei rifiuti sulle province. La discarica doveva chiudere nel 2004, invece di proroga in proroga siamo arrivati a questo scempio. Dobbiamo controllare se tutto è stato fatto in regola con le leggi perché anche noi abbiamo fatto dei sacrifici”.

Maurizio Sturvi: “Per noi parlano gli atti che abbiamo fatto. Siamo un paese con la raccolta differenziata che supera il 60 percento, grazie ai cittadini che collaborano. Purtroppo con questa autorizzazione di Zingaretti per l’immondizia a Colle Fagiolara ne avremo per almeno 30 anni. Noi abbiamo fatto tutto il possibile, perché a Castellaccio si stava lavorando il CDR e quindi il TMB sarebbe stata la giusta conclusione con il ristoro per la nostra città. Invece oggi prendiamo l’inquinamento e basta”.

Altro argomento spinoso è stato lo sviluppo della Selva e Nevia Borgia ha affermato: “ Ci dobbiamo impegnare molto per quello che è rimasto alla Selva e quel poco che resta speriamo che non resti a privati, ma vada nel pubblico. Si deve verificare il master plain e soprattutto si deve recuperare il borgo di quel posto meraviglioso e deve essere attivato un progetto di valore aggiunto perché deve essere basato sul “volo libero” degli uccelli come era prima".

Il Sindaco uscente Maurizio Sturvi, ha ricordato che tutti i 470 ettari di terreno, grazie alla sua azione sono diventati Monumento Naturale. E’ stato scongiurato un progetto di crescita di 480.000 mc di costruzione sugli 80 presenti e noi abbiamo bloccato quel progetto e sono stati riportati a circa 100.000 mc. La frazione del Parco Uccelli è ancora sub judice e la Regione ha acquistato una parte importante e due seri imprenditori hanno acquistato un centinaio di ettari di terreno. Uno sta ripiantando la vigna nella vecchia zona dove già vi era. In futuro ci sarà il museo storico ed al parco arriveranno animali da tutti Italia nati in cattività e noi vogliamo prendere in gestione lo sviluppo di questa zona. Infine, Pratini Noi abbiamo già fatto qualcosa di importante alla Selva il Raduno Europeo delle Harle e il Palio della Ciociaria Storica, che ha portato a Paliano ben 52 comuni. La Regione, che ha affidato il tutto al reparto dei parchi, non sta attivando il master plain, perché pensa solamente ai rifiuti, che comunque non possono stare vicino alla Selva. Altro tema scottante che ogni anno crea polemiche a non finire perché gestito con poca cultura e con molta approssimazione è il Palio dell’Assunta, giunto alla 17esima edizione e che richiama migliaia di persone a ferragosto".

Maurizio Sturvi cambierebbe alcune cose e la gestione deve tornare come stava una volta e come è nato sotto la direzione del Comune e della Pro Loco, perché non si verifichi più manifestazioni doppie. Iniziative che contrastano tra loro e il presidente dell’associazione del Palio ha fatto di tutto per andare contro l’amministrazione comunale. In questo modo si disperde denaro e non si fanno iniziative utili alla collettività. Si deve lavorare di più sul marchio palianese e le cantine devono proporre i prodotti palianesi, anche se si guadagna poco e rispettare di più il problema della differenziata e le cantine devono rendere pubblici i bilanci.

Gianluca Pratini, ha rincarato la dose perché il Comune non può rimanere estraneo a questa iniziativa. Io lo vorrei cambiare facendolo vivere in modo diverso e anzitutto fare la sfilata come si faceva una volta senza energia elettrica e con la luce di allora e di notte e soprattutto le cantine devono lavorare con i prodotti locali anche guadagnandoci poco, perché anche in questo modo ci guadagna l’economia locale. Nevia Borgia. “Io Il Palio dell’Assunta non andrei a toccarlo è grazie a tutti coloro che fanno volontariato che va avanti. Un lavoro fatto senza scopo di lucro, però dobbiamo farlo crescere in modo culturale, dobbiamo lavorare di più sulla storia locale e deve essere fatto in sinergia tra volontariato e comune.

Poi si è parlato di AMEA ( la ex municipalizzata che comunque rischia di chiudere per le leggi dello stato) e del sociale. Infine una domanda a sorpresa: Se nella casse comunali trovassero 200.000 euro cosa farebbero di questi soldi.

La gente inizialmente ha partecipato massicciamente poi è andato scemando anche per il freddo pungente che si faceva sentire. Comunque un vecchio detto afferma: che festa rinviata non fù mai uguale”.

Giancarlo Flavi

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