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Polo Civico, no al patto di fine consiliatura per Pizzutelli: "Leali ad Ottaviani ma va fatta chiarezza"

L'affondo del presidente di Polo Civico: "Se tutto questo dibattito è finalizzato ad estrometterci perché si è già deciso il prossimo candidato a sindaco (calato dall’alto), allora si trovi il coraggio di dirlo"

Gianfranco Pizzutelli, presidente nazionale di Polo Civico, mette in chiaro le cose ed in sostanza rassicura chi della Maggioranza consiliare di Frosinone teme che il gruppo che in Consiglio vanta più consiglieri, anche grazie al patto federativo con il gruppo della Lista per Frosinone, possa costituire un problema per il sindaco ed il suo mandato. Nulla di tutto questo. Pizzutelli tranquillizza rivolgendosi soprattutto al presidente del Consiglio Adriano PiacentinIi ed al consigliere di Cambiamo, Danilo Magliocchetti. Era stato proprio quest'ultimo ad aver fatto riferimento alla proposta di un patto di fine consiliatura tra i partiti di centrodestra e le liste civiche per rafforzare l'azione politica di Ottaviani e in un certo senso "blindare" la fine del mandato che ha davanti a sè ancora 2 anni e mezzo. 

Cosa fa temere per una possibile ribellione? Forse gli ultimi episodi in cui i componenti di Polo Civico hanno fatto valere le proprie idee? È successo per le rotatorie a De Matthaeis e durante l'ultimo Consiglio comunale sul riconoscimento del debito fuori bilancio scaturito dal noleggio del ponte Bailey. Forse anche per le dichiarazioni del presidente Pizzutelli già proiettato alle prossime elezioni amministrative? Fatto sta che il coordinatore nazionale è intervenuto dissolvendo ogni dubbio su possibili "ammutinamenti", ma mettendo al contempo 'i puntini sulle i' sulla scelta del prossimo candidato a sindaco.

Gianfranco Pizzutelli fa chiarezza

“Non mi hanno mai appassionato le polemiche strumentali, sterili e fondate sul nulla. Ho letto con attenzione le prese di posizione di Adriano Piacentini e Danilo Magliocchetti, con i quali non intendo polemizzare, ma a questo punto credo che vada fatta chiarezza. Il Polo Civico non ha aperto alcuna successione per il dopo Ottaviani. Primo perché mancano due anni e mezzo e occorre restare concentrati su questa consiliatura, secondo perché siamo una forza politica leale, corretta, moderata e seria. I due anni e mezzo, però, mancano per tutti”. 

Nessun patto di fine consiliatura

“Non c’è bisogno di alcun patto di fine consiliatura perché per noi il patto di fine consiliatura coincide con il programma siglato in occasione della seconda elezione del sindaco Nicola Ottaviani. I risultati raggiunti finora in questi quasi otto anni non sono in discussione e ne andiamo fieri avendo contribuito agli stessi da protagonisti. Invito tutti a non ergersi a difensori del primo cittadino: intanto perché sa perfettamente difendersi da solo, secondo perché non ce n’è bisogno, terzo perché sono legato a lui da un’amicizia vera che è precedente al nostro ‘incontro’ in politica. I fatti dicono che in tutto questo tempo il sostegno del Polo Civico al sindaco è stato leale e incondizionato, soprattutto nei momenti più difficili e di massima contrapposizione con altre forze politiche. Di opposizione ma pure di maggioranza”.

Polo Civico comincia a dar fastidio

“Siccome non sono abituato a nascondermi dietro un dito, aggiungo che comincio a pensare che l’autonomia del Polo Civico cominci a dare fastidio e per questo veniamo attaccati. Non ci siamo mai prestati a giochetti trasversali, né abbiamo mai consegnato il Comune a coalizioni avversarie. Va sottolineato bene che i consiglieri vengono eletti dal popolo sovrano e non nominati. Il Polo Civico ha ottenuto 3.000 voti alle ultime elezioni comunali e si è conquistato sul campo il diritto di dire la sua. Non ci servono concessioni o ‘patenti’. Non stiamo lì per diritto divino, ma per aver ottenuto voti dai cittadini. Punto e accapo. Gli stessi consiglieri comunali hanno tutto il diritto di esprimere perplessità e chiedere approfondimenti. E hanno tutto il diritto di votare dopo che il consiglio comunale ha effettuato il dibattito, chiarendo punti, argomenti, posizioni, dubbi e perplessità. Si chiama democrazia. Si chiama politica. Non è ribellione pensare con la propria testa e avanzare un punto di vista. Noi crediamo che sia meglio avere degli alleati leali e critici piuttosto che servi sciocchi”.

Auguri e frecciatine

“Non sono in discussione né il nostro far parte della maggioranza né il sostegno al sindaco Nicola Ottaviani. Per quanto riguarda le prossime elezioni comunali  come sempre effettueremo le nostre scelte sulla base dei programmi e dei progetti. Anticipo che non interverrò più a mezzo stampa su questo tema, ma replicherò soltanto nelle sedi opportune. Faccio a tutti gli auguri di buon Natale e buone feste a nome di tutto il Polo Civico, dal momento che qualche collega, nella foga di attaccare il Polo Civico, ha dimenticato perfino gli auguri natalizi. Concludo dicendo che il dibattito è bello quando è costruttivo e ‘interno’, meno bello quando viene sbandierato all’esterno e assume una connotazione palesemente strumentale. Perché se poi tutto questo dibattito è finalizzato ad estrometterci perché si è già deciso il prossimo candidato a sindaco (calato dall’alto), allora si trovi il coraggio di dirlo. Noi non ci siamo mai permessi di entrare nelle vicende di altri partiti. Nessuno lo faccia con noi. Buon Natale”.

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