Un silenzio composto, squarciato solo da singhiozzi e sospiri di disperazione e di dolore. L'ultimo saluto a Francesca Lafragola, 'Kekka' per familiari ed amici, ha richiamato centinaia di persone provenienti da tutto il Cassinate. 

La chiesa di San Sebastiano, all'interno della Villa Comunale a Sant'Elia Fiumerapido, era strapiena di giovani e non solo. Gigantografie sull'altare e su degli striscioni hanno fatto cornice all'ingresso della bara bianca in ciliegio, contenente la giovane deceduta a seguito di un tragico incidente stradale avvenuto lungo la Cassino-Atina.

Francesca viaggiava a bordo della motocicletta condotta dal fidanzato Luca D'Alessandro. Entrambi erano diretti a Cassino dove di lì a poco la giovane avrebbe iniziato il turno di lavoro. Era solare, gentile e ben voluto dai clienti del bar interno al centro sportivo 'Salveti'. Una ragazza a modo, piena di vita e sempre sorridente la cui morte ha gettato nella disperazione più nera la madre, il padre, i fratelli, le amiche e gli amici.

Prima di arrivare in chiesa il corteo funebre ha fatto tappa davanti il palazzo dove Francesca viveva e dal quale è uscita l'ultima volta martedì 26 luglio. L'intero quartiere Ater a Sant'Elia ha voluto rendere omaggio a 'Kekka' con una fiaccolata che si è svolta mercoledì sera e che ha visto anche un momento di raccoglimento religioso. 

La dinamica dell'incidente è ancora in fase di ricostruzione da parte della Polizia anche se la Procura ha aperto un'indagine per 'omicidio stradale'. Luca D'Alessandro, sopravvissuto al terribile, è ricoverato nel reparto di Terapia Intenstiva del 'Gemelli' e non è a conoscenza della morte della fidanzata. 

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