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Ambiente, 3,4 miliardi per la mobilità sostenibile e l'economia circolare nel Lazio

Tanti soldi dal Pnrr che secondo il presidente Zingaretti serviranno anche a superare le criticità della Valle del Sacco

Tante azioni, alcune anche sperimentali, su mobilità sostenibile, economia circolare ed energia, agricoltura e zootecnia con 3,4 miliardi di investimenti tra risorse del Pnrr, europee e nazionali. È il piano per il risanamento della qualità dell'aria della Regione Lazio, approvato in Giunta e che ora passerà il vaglio del Consiglio regionale e il confronto con le associazioni. Il percorso partecipativo con i territori, le istituzioni locali e i soggetti competenti in materia ambientale era stato avviato nel 2018. Il piano, presentato dal governatore Nicola Zingaretti e dall'assessora alla Transizione ecologica, Roberta Lombardi, prevede di raggiungere entro il 2025 il taglio delle emissioni degli inquinanti secondo i valori limite indicati dal decreto legislativo 155 del 2010, oltre all'adesione agli obiettivi europei del pacchetto clima e della strategia "Europa 2020" e al superamento delle criticità rilevate dalle autorità europee su Roma e la Valle del Sacco.

"Da oggi inizia la rivoluzione verde anche sulla qualità dell'aria- ha detto Zingaretti- Salvare il pianeta significa salvare gli esseri umani, sono due dimensioni che coincidono, perché gli alti tassi di inquinamento riducono anche le aspettative di vita". "L'approvazione del piano- ha spiegato Lombardi- lancia una stagione di grandi investimenti che porteranno anche all'uscita da diverse procedure d'infrazione comminate alla Regioni sulle pm10 e il biossido azoto, soprattutto a Roma". Duecentoventi milioni di fondi europei saranno impiegati in "42 azioni su 3 grandi aree di intervento per migliorare la qualita' dell'aria: mobilità sostenibile, economia circolare ed energia, agricoltura e zootecnica- ha detto Lombardi- Incidere sull'abbattimento delle polvere sottili, del biossido di azoto e degli altri inquinanti significa dare un aspettativa di vita di 5,5 mesi in più ogni anno ai cittadini del Lazio e ridurre al 2025 le emisisoni i pm10, Pm 2.5, monossidio e biossido di azoto, composti organici volatili e ammoniaca". Circa 89 milioni saranno spesi per la mobili sostenibile e il trasporto pubblico e privato (14 di questi saranno destinati Roma Capitale anche per semafori e sistemi di trasporto intelligenti), 90,6 per economia circolare ed energia, e 30,6 per agricoltura e zootecnia. Oltre a 9 milioni di ulteriori risorse, anche nazionali, di cui 5 per la sostituzione delle caldaie. Nel Lazio, al 2020, erano 272 i comuni con livelli di inquinamento al di sotto degli standard di legge. Per quanto riguarda Roma, in accordo col Comune, la città è stata divisa in 6 aree omogenee per caratteristiche e livelli di qualità dell'aria, con la possibilità di adozione di misure alternative al blocco dei veicoli: Mura Aureliane, Anello Ferroviario, Fascia verde, Gra, Addensamenti urbani inclusi nella corona extra-Gra, Ostia e Acilia. Infine, relativamente ai restanti 3,2 miliardi di euro di fondi, 1,1 miliardi saranno destinati alle connessioni ferroviarie extra-regionali (Roma-Pescara e Orte-Falconara), 637 milioni per l'acquisto di bus ad alta efficienza ambientale per Roma e Frosinone, 600 milioni per l'efficienza energetica di edifici pubblici e privati (imprese), 257 milioni per le linee tram e manutenzione di Roma Capitale, 159 per l'acquisto dei treni per le metro A, B e B1 di Rona e 153 per quelli della Roma-Lido e Roma-Civita Castellana-Viterbo.

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