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Frosinone si conferma la città più cara per il servizio idrico

In Ciociaria si paga quasi il doppio rispetto alla media nazionale

Frosinone si conferma la città più cara per quanto riguarda il servizio idrico. A rivelarlo il Report tariffe, qualità e investimenti nel servizio idrico, pubblicato dal Centro Studi Ircaf e presentato a Mantova qualche giorno fa.

Una differenza di ben 525 euro tra Frosinone e Cosenza, il capoluogo più economico d’Italia. Il centro studi ha effettuato un’indagine sulla spesa annua dell’anno 2022 e 2023 della famiglia tipo (3 componenti residenti) per un consumo standard di 150 mc annui; l’indagine ha riguardato 111 città (109 capoluoghi di provincia) d’Italia per un campione di circa 18 milioni di abitanti.

Le tariffe del servizio idrico sono molto varie da regione a regione e fra le città. Le città nelle quali l’acqua costa di più nel 2023 sono Frosinone, in testa alla classifica della spesa con 666 euro, seguita da Enna (663 euro), Pisa (622 euro), Grosseto (617 euro) e Siena (614 euro).

Le città dove invece l’acqua risulta più economica nel 2023 sono state Imperia 170 euro, Como 207 euro e Milano con 214 euro – spiega il Centro Studi – vi sono anche altre città che sono più economiche ma che non hanno il servizio affidato al gestore unico e sono con gestione in economia. In media, ogni famiglia nel 2023 paga in Italia 379 euro per l’acqua, quasi 300 euro in meno rispetto a Frosinone. Nel Lazio la spesa media è di 451 euro a famiglia. La regione più cara è la Toscana con 552 euro mentre la più economica è il Molise con 191 euro.

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