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L'indagine / Cassino

Cassino, firme false a sostegno del PD, chiuse le indagini: nei guai Alessandra Sardellitti

Il magistrato Emanuele De Franco ha accertato che sono state apposte almeno 47 firme illegittime a sopporto della lista che ha candidato l'attuale sindaco. Indagato l'imprenditore Gianni Argentino

L'indagine sulle presunte firme false apposte a sostegno della lista del Partito Democratico alle amministrative del 2019 a Cassino è stata chiusa. Il sostituto procuratore Emanuele De Franco ha accertato, in stretta collaborazione con gli investigatori della Polizia di Stato di Cassino, che sono 47 le firme illegali e per questo ha chiesto il processo per l'ex consigliere provinciale Alessandra Sardellitti 'in qualità di pubblico ufficiale addetto all'autenticazione delle firme necessarie per la presentazione della lista del Partito Democratico per il rinnovo del consiglio comunale di Cassino, tenutosi il 26 maggio 2019, attestava falsamente che almeno 47 firme presenti su tale lista erano state apposte in sua presenza, previa autenticazione dei firmatari, quando in realtà le firme medesime erano state raccolte in sua assenza.

Le altre persone che potrebbero essere coinvolte

A rischiare un rinvio a gudizio per falso ideologico non solo Alessandra Sardellitti ma anche Gianni Argentino e Salvatore Luciano, difeso dall'avvocato Francesco Malafronte. I due, insieme ad altre persone rimaste sconosciute, avrebbero apposto le firme false in assenza del pubblico ufficiale e collega di partito. La lista ha poi visto a vittoria dell'attuale sindaco Enzo Salera, estraneo alla vicenda. I tre indagati hanno ora venti giorni di tempo per chiedere un interrogatorio di garanzia dinanzi al Pm in attesa che venga fissata l'udienza preliminare.

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