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Cronaca Cassino

Operaio edile licenziato durante la Pandemia: reintegrato dal giudice del Lavoro e risarcito

La clamorosa sentenza emessa dal tribunale di Cassino ha visto come protagonista un uomo difeso dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Alfei

Licenziare un operaio durante la Pandemia è illegale. Lo ha stabilito con una sentenza, che diventerà modello da seguire, il giudice del Lavoro per tribunale di Cassino. La vicenda, che ha avuto inizio la scorsa primavera, ha visto come protagonista un operaio edile che si è visto notificare una lettera di licenziamento dalla società nella quale lavorava come responsabile. Una tegola per il dipendente che ha quindi deciso di rivolgersi agli avvocati Sandro Salera e Paola Alfei.

I legali hanno immediatamente impugnato la decisione dell'imprenditore sostenendo che "la chiusura di un singolo cantiere non può essere equiparata alla cessazione dell’attività e che la società aveva continuato ad operare in altre zone e con altri appalti". Inoltre i legali hanno anche sostenuto "che nel caso di specie di profilava una ipotesi di nullità del licenziamento in quanto avvenuto durante la vigenza di un decreto che escludeva la facoltà del datore di lavoro di recedere dal contratto nel perdurare nell’emergenza sanitaria di Covid".

Una tesi difensiva che ha indotto il giudice ad accogliere la richiesta di reintegro avanzata dall’operaio riconoscendo la novità assoluta delle questioni portate all’attenzione del tribunale dagli avvocati Salera e Alfei e ritenendo che il comportamento del datore si lavoro rientrasse perfettamente nelle norme del divieto di licenziamento, ha disposto il reintegro dell’operaio condannando la società anche al pagamento di un’indennità risarcitoria pari alla retribuzione maturata dal giorno del licenziamento al momento del ritorno in azienda. 

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