Rifugio per senza tetto e mancanza di sicurezza: il declino dell'ospedale 'Santa Scolastica'
La struttura sanitaria di Cassino, moderna ed efficiente, da mesi è ostaggio di episodi di violenza, furti e aggressioni
Una situazione divenuta oramai insostenibile quella che vivono ogni giorno e ogni notte i dipendenti dell’ospedale 'Santa Scolastica' di Cassino (Frosinone). In maniera indistinta tra pronto soccorso e reparti serpeggia la totale mancanza di sicurezza: l’episodio dell’altra notte, dov'è stata aggredita per l’ennesima volta un’infermiera da parte di una paziente psichiatrica, non è che l’ultimo di una lunga serie.
La situazione che vivono gli operatori del 'Santa Scolastica' e anche gli stessi degenti è paradossale. L’ospedale è privo di sicurezza: le uscite laterali sono perennemente aperte e la struttura sanitaria è divenuta rifugio di clochard. Da giorni nella hall dorme e mangia un senza tetto mentre le panchine del pronto soccorso sono state lette a domicilio da parte di un ragazzo di colore che, oramai da settimane, vive all’interno del pronto soccorso nonostante gli interventi delle forze dell’ordine e della direzione sanitaria. Il secondo ospedale più grande del basso Lazio, per bacino di utenza, e quindi un colabrodo. Si registrano inoltre furti a danno dei degenti che si vedono sparire dai cassetti cellulari, danaro e oggetti d’oro.
Discorso a parte è necessario per il reparto SPDC, l'unico aperto in provincia di Frosinone che garantisce cure a malati psichiatrici. La struttura da due mesi è costretta a ospitare un detenuto con problemi mentali perché non esiste un istituto di pena attrezzato per questo tipo di problema. Da due mesi uomini della polizia, dei carabinieri e della polizia penitenziaria sono costretti a turni assurdi per garantire il servizio che va togliere risorse a un territorio già fortemente penalizzato.
