Ferentino, mazzette per i lavori al cimitero. Amministratore arrestato insieme ad esponenti della camorra
Dopo il maxi appalto 6 Mln di euro l’uomo si era rivolto a malavitosi napoletani per far estorcere il denaro all’imprenditore di Tivoli che però ha denunciato il tutto ai carabinieri della locale stazione
Si era rivolto a personaggi vicini alla camorra napoletana per farsi dare i soldi della maxi mazzetta dopo avergli fatto prendere un appalto di 6 Mln di euro per la costruzione dei loculi al cimitero di Ferentino. Stamattina un amministratore di questo importante comune del nord Ciociaria è stato arrestato insieme ad altre 4 persone.
L’operazione dei carabinieri
I Carabinieri della Compagnia di Tivoli, tra la provincia di Roma e Frosinone, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica– Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto di cinque soggetti, resisi responsabili, a vario titolo, di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un giovane imprenditore di Tivoli.
L’indagine
L’indagine dei Carabinieri, infatti, ha fatto emergere come un pubblico amministratore locale, per convincere l’imprenditore tiburtino a pagare una ingente somma di denaro, in seguito ad un appalto di circa 6 milioni di euro che si era aggiudicato, utile alla costruzione ed alla gestione di loculi presso il cimitero del comune di Ferentino, si era rivolto a personaggi contigui ad un clan camorristico di Napoli centro, stanziati a Roma, che hanno agito sfruttando la forza di intimidazione del clan, mediante l’uso di armi e perfino mediante veri e propri raid nella sede dell’azienda.