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Cronaca

Gallicano, tutto pronto per la Fiaccolata per dire No! All'impianto a Biogas di Passerano

Fiaccolata per dire No! All'impianto a Biogas di Passerano e promuovere nuovi progetti di sviluppo sostenibile che portino indotto alla cittadinanza e non liquidità nelle casse di pochi.

Fiaccolata per dire No! All'impianto a Biogas di Passerano e promuovere nuovi progetti di sviluppo sostenibile che portino indotto alla cittadinanza e non liquidità nelle casse di pochi.

Venerdì 14 marzo alle ore 20.00, a Gallicano nel Lazio (RM) ci sarà una fiaccolata per le vie del centro storico con partenza da P.zza Sant'Andrea fino a Piazzale Caduti di tutte le Guerre.

Questa manifestazione, organizzata dal Comitato per Gallicano insieme al Comitato difesa del Territorio Castelli Romani e Prenestini e dall'U.R.A.Z – Unione Rappresentanti delle Associazioni Valle martella e Zagarolo vede anche il sostegno di Italia Nostra, Viva Tivoli, Salviamo Villa Adriana e del Comitato rifiuti zero Genazzano. Lo scopo di questa fiaccolata serale, al quale sono invitati sia i cittadini di Gallicano ma anche tutti gli abitanti dell'area Prenestina che hanno a cuore la propria salute, quella dei loro figli e la salvaguardia del territorio, è quello di manifestare la ferma convinzione di dire no a nuovi impianti di produzione elettrica da biogas.

L'impianto previsto a Gallicano è inutile e dannoso sia per la salute degli abitanti che per l’agricoltura. Vogliamo invece sensibilizzare la popolazione sulla necessità di una politica di sviluppo sana e condivisa del territorio che preveda progetti per la crescita sociale e culturale di Gallicano e dei paesi dell’area Prenestina.

È prevista, sin dal lontano 2008, la costruzione di un impianto di produzione di energia elettrica, di cui non abbiamo bisogno, da biogas in località Passerano / Valle Martella. Zona di importante valore archeologico e paesaggistico che è aggredita anche da altri progetti che la vogliono degradare.

Questa centrale è inoltre molto sovra dimensionata rispetto alle necessità del territorio e accoglierà ogni sorta di rifiuto, come deciso dal decreto Clini, dai paesi limitrofi e dalla Capitale

Continuano a spacciarla come impianto di compostaggio, ma non lo è. Il residuo di quella centrale va nuovamente conferito in discarica e non è un compost da utilizzare in agricoltura.

Questo tipo di progetti non crea nessun beneficio ai cittadini ma solo a chi le costruisce e le gestisce. Nascono per percepire incentivi statali che poi i cittadini pagheranno in bolletta.

Vogliamo iniziative che portino indotto a tutti i cittadini e non solo liquidità nelle casse di pochi

Media Parner dell'iniziativa sono

https://www.osservatorelaziale.it/

https://ilgalloparlante.org

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