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Cronaca

Genazzano, paura sul bus. 32enne Nigeriano aggredisce controllore ed autista con calci e pugni

Tanta paura martedì verso l’ora di pranzo a Genazzano per un controllore ed un’autista di un bus del COTRAL. I due si trovavano su un mezzo proveniente da Rocca Santo Stefano in direzione Roma al deposito di Genazzano avrebbero

Tanta paura martedì verso l’ora di pranzo a Genazzano per un controllore ed un’autista di un bus del COTRAL. I due si trovavano su un mezzo proveniente da Rocca Santo Stefano in direzione Roma al deposito di Genazzano avrebbero

dovuto fare il cambio turno ma in un attimo è successo di tutto. Sul bus una decina di persone compreso un gruppo di extracomunitari. All’improvviso uno di loro ha chiesto di scendere in un posto dove non vi era una fermata mentre gli altri hanno preso ad agitarsi quando il controllore gli ha chiesto i documenti in quanto erano sprovvisti dei biglietti. In un attimo si è scatenato il putiferio ed un 32enne nigeriano, residente a Palestrina con già diversi precedenti penali alle spalle, ha scagliato un pugno al controllore e poi se l’è presa anche con l’autista nonostante il controllore cercasse di difenderla. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che con non poca fatica hanno cercato di ristabilire la tranquillità. Il ragazzo nigeriano è stato fermato e portato in caserma e denunciato per aggressione ed interruzione di pubblico servizio mentre i due dipendenti COTRAL sono ndati al pronto soccorsoe se la sono cavata rispettivamente con quattro e tre giorni di prognosi. “Quando sono salita insieme al controllore – spiega l’autista 38enne aggredita al quotidiano on-line Primato Nazionle – c’erano in tutto una decina di persone. Fra loro un gruppetto di cinque o sei extracomunitari, di carnagione molto scura. A quel punto il controllore ha chiesto i biglietti a tutti i passeggeri. Dato che il gruppetto di stranieri ne era sprovvisto, l’uomo ha chiesto loro i documenti. Al rifiuto di consegnare anche questi, sono stati chiamati i carabinieri, come da prassi. Quando hanno sentito che il controllore stava chiamando le forze dell’ordine, gli si sono scagliati contro, in sei contro uno. Poi sono scesi. “A un certo punto uno di loro è risalito sull’autobus. Sosteneva che i suoi occhiali si erano rotti e ha inveito ulteriormente contro il controllore. Poi se l’è presa con me. Mi ha aggredito e preso a calci. Prima di scendere ha anche minacciato di morte l’uomo che aveva aggredito poco prima. Ormai praticamente portiamo solo loro – continua la donna aggredita – e la gente non ne può più di questi atteggiamenti. Non timbrano mai il biglietto, tutt’al più ne tirano fuori uno scaduto da chissà quanto. A volte bevono. Qualche sera fa ho fatto il turno di notte e c’erano una ventina di donne extracomunitarie. Ognuna di loro aveva un secchio. Mi sono chiesta cosa ci facessero, poi mi hanno spiegato che si andavano a prostituire e che il secchio faceva parte dell’occorrente per la professione, diciamo”.

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