Nega ogni accusa il presunto assassino di Yirelis: "L'ho trovata agonizzante"
Sandro Di Carlo, il 26enne di Cassino, in carcere per il massacro di via Pascoli, per due ore è stato interrogato dal Gip. L'avvocato ha richiesto una perizia psichiatrica
Ha risposto alle domande del Gip di Cassino, Alessandra Casinelli, sostenendo di non essere stato lui a massacrare di botte e accoltellare a morte Yirel Natividad Pena Santana, la giovane dominicana di 34 anni uccisa nell'appartamento dove viveva da qualche settimana a Cassino.
Il presunto assassino, Sandro Di Carlo, 26 anni e residente nella città martire, da domenica notte è in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Lo hanno incastrato le impronte digitali rinvenute sulla scena del crimine e il sangue della povera vittima trovato sulle scarpe che indossava al momento dell'arresto da parte degli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone e degli agenti del commissariato di Cassino.
Di Carlo ha ammesso di essere salito a casa di Yirel e di essere rimasto in sua compagnia fino a notte fonda. Di essere andato via ma poi di esser tornato nell'appartamento per riprendere un qualcosa che aveva dimenticato. Ma quando è salito ha trovato la ragazza agonizzante. Ha riferito di aver avuto paura e di essere fuggito.
L'avvocato Alfredo Germani ha chiesto la perizia psichiatrica e per questo ha chiesto la scarcerazione o gli arresti domiciliari. La Procura ha dato parere negativo ma la decisione spetta al Gip che domani mattina scioglierà la riserva.