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Cronaca

Marino, la polizia locale stoppa i lavori del McDonald a Frattocchie

A seguito di un sopralluogo congiunto tra Polizia Locale e Ufficio Tecnico Comunale, è stata emessa Ordinanza n.11 del 26.01.2016 che ha bloccato i lavori di completamento del McDonald-McDrive di Frattocchie. Al legale rappresentante,

A seguito di un sopralluogo congiunto tra Polizia Locale e Ufficio Tecnico Comunale, è stata emessa Ordinanza n.11 del 26.01.2016 che ha bloccato i lavori di completamento del McDonald-McDrive di Frattocchie. Al legale rappresentante,

sig. Cristiano Rufo e all’ing. Direttore dei lavori, Elena Sirchi, è stato intimato lo stop ai lavori in attesa di ulteriori disposizioni entro 45 giorni a far data dalla notifica del provvedimento. Nella comunicazione dell’Ordinanza presente sul sito comunale e in assenza di comunicazione pubblica da parte del Comune, si comprende che ancora non è predisposto un atto che già contenga le prescrizioni ulteriori al McDonald.

Ciò consente alcune considerazioni: la prima è senz’altro che i rilievi da sopralluogo, testimoniano alcune variazioni (in verità minime) circa il rispetto di distanze e di posizionamento del manufatto rispetto a Via Appia Nuova e rispetto a via del Torraccio. Una seconda considerazione è una variazione molto più seria circa il rispetto delle altezze: infatti a fronte di una previsione di 3,50m di altezza, se ne riscontra una di 3,00m ed è un edificio ad uso commerciale! Altre considerazioni riguardano gli aspetti energetico-ambientali (solare termico, vasca raccolta acqua piovana, etc).

Ma, nonostante le denunce, gli interventi pubblici ed una vera e propria assemblea plurale in cui associazioni e forze politiche hanno evidenziato l’enormità della non fruibilità della strada romana ritrovata durante i lavori del McDonald, se non “obbligando” gli eventuali fruitori ad accedere all’interno dell’esercizio commerciale stesso; ebbene, rispetto a tutto ciò nulla è rilevato. La ragione c’è. Ed è scritto nell’ordinanza stessa. Il fatto è che la scelta attuale è figlia e prodotto della valutazione della “Conferenza dei Servizi” a cui ha partecipato anche la Soprintendenza che, unitamente agli altri soggetti, evidentemente ha ritenuto “normale” privatizzare commercialmente un tratto di strada romana! Una cosa inaccettabile.

Cosa fare ora? Non conosciamo, e seguiremo in che modo si individuerà la “via d’uscita” da parte degli atti che il Comune dovrà inviare a perfezionamento dell’Ordinanza. Certamente lo scoglio “oggettivo” più grande, (per quelli minori sono previste ammende amministrative pecuniarie) è quello della difformità di mezzo metro in meno nell’altezza interna dell’esercizio commerciale. Ma l’ulteriore maggior scoglio, non in Ordinanza perché fa parte del difetto d’origine di autorizzazione, è la richiesta – (oltre a vari altri accorgimenti suggeriti per ovviare al problema sicurezza da punto di vista del traffico autoveicolare nel grande incrocio Appia-Nettunense) – di rendere accessibile dall’esterno (eliminando/modificando il muro del manufatto sul lato via del Torraccio?) la fruibilità del tratto di strada romana.

Chiediamo al Commissario, col chiaro intento di trovare una soluzione non solo di aver sollevato un problema, di considerare le cose già esposte pubblicamente. Se si ritiene utile siamo disponibili a farci catalizzatori di un confronto diretto, su invito, presso gli uffici comunali, con tutti i soggetti che per interesse diffuso sono già intervenuti nel merito.

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