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Cronaca

Milano, Expo 2015 carabinieri tutela patrimonio culturale; proteggere l’arte cibo per la mente

Oggi presso il Conference Centre di Expo Milano 2015, alle ore 15.00, si terrà la conferenza stampa internazionale “Proteggere l’arte, cibo per la mente. La Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti: evoluzioni e innovazioni”...

Oggi presso il Conference Centre di Expo Milano 2015, alle ore 15.00, si terrà la conferenza stampa internazionale “Proteggere l’arte, cibo per la mente. La Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti: evoluzioni e innovazioni”, un’iniziativa che si inserisce nell’ambito delle attività (dibattiti, tavole rotonde, allestimento di stand espositivi, etc.) promosse dall’Arma dei Carabinieri quale qualificato contributo alla realizzazione di Expo.

Al meeting, organizzato dai Carabinieri del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, On. Dario Franceschini, e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, parteciperanno in veste di relatori: l’Ambasciatore Andrea Meloni (Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), il Dott. Giuseppe Peleggi (Direttore Generale dell’Agenzia Dogane e Monopoli del Ministero dell’Economia e delle Finanze), S.E. Mons. Nunzio Galantino (Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana), il Dott. Edmondo Bruti Liberati (Procuratore della Repubblica di Milano), il Prof. Giovanni Puglisi (Rettore della Libera Università di Lingue e Comunicazione e Presidente Commissione Italiana UNESCO), la Dott.ssa Augusta Iannini (Vice Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali) ed il Prof. Luigi Nicolais (Presidente Centro Nazionale Ricerche).

L’evento, partendo dal tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita” - parallelismo tra “cultura dell’alimentazione del corpo” e “cultura quale nutrizione della mente” - costituisce un importante momento di incontro e di condivisione di conoscenze ed esperienze tecnico-investigative maturate nell’ambito delle attività di tutela e di salvaguardia del vastissimo patrimonio culturale e paesaggistico della nazione.

In particolare, il Gen. Mariano Mossa, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, illustrerà - anche mediante la proiezione di un filmato istituzionale - la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, denominata “Leonardo”, la cui lontana origine (1980) la qualifica come prima Banca Dati al mondo dedicata al contrasto del traffico di opere d’arte. Grazie a questo straordinario strumento informatico, il Reparto dell’Arma, polo di gravitazione informativa e di analisi a favore di tutte le Forze di Polizia italiane, è riuscito ad ottenere brillanti risultati anche in contesti internazionali, consolidando un’efficacia operativa e una competenza tale da renderlo modello di riferimento per i Paesi esteri.

Il database, attualmente informatizzato con oltre 169.000 eventi, 5.900.000 oggetti descritti e 574.000 immagini, è costantemente alimentato con dati riferiti alle attività svolte dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, nonché con le informazioni descrittive e fotografiche dei beni culturali da ricercare segnalati da tutte le Forze di Polizia operanti sia sul territorio nazionale che estero, e dall’UNESCO, per quanto attiene al traffico di reperti provenienti dalle aree di crisi internazionale.

Il Comando CC TPC è inoltre leader nel progetto - finanziato dall’Unione Europea - denominato PSYCHE (Protecting System for the Cultural Heritage) e finalizzato all’aggiornamento e all’implementazione della banca dati INTERPOL delle Opere d’Arte Rubate (WOA). La complessa architettura del sistema consente, altresì, l’interoperabilità con gli Uffici del MiBACT (Sistema Uffici Esportazione - SUE) e con l'inventario informatizzato relativo ai beni storici e artistici presenti nelle chiese (CEI-OA, la cui interfaccia pubblica è BeWeB: Beni Ecclesiastici in rete) dell'Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.

La necessità di porsi al passo coi tempi nel contrasto ai reati in danno del patrimonio culturale ha permesso di accrescere anche le capacità di interfacciarsi con il cittadino attraverso lo studio e la sperimentazione di nuovi strumenti. Oltre alle possibilità di ricercare e consultare - mediante i tradizionali siti www.carabinieri.it e www.beniculturali.it – più di 14.500 beni culturali di elevato valore (reperti archeologici, dipinti, sculture, oggetti chiesastici, beni librari) estratti dalla stessa Banca Dati e ai “consigli” per gli utenti che intendano avvicinarsi al mercato dell’arte o che subiscano furti di beni culturali pubblicati da tempo sul sito www.carabinieri.it, è stata realizzata l’applicazione “iTPC”, per dispositivi mobili di ultima generazione (smartphone e tablet).

L’applicazione, che consente a tutti di fornire il proprio contributo nella lotta al crimine contro l’arte, supportando il Comando CC TPC con la segnalazione di opere di dubbia provenienza, rende disponibili i seguenti servizi:

- consultazione dei bollettini delle ricerche, pubblicati dal TPC e contenenti informazioni sui beni culturali di maggiore rilevanza illecitamente sottratti;

- ricerca visuale che consente di verificare, in tempo reale, attraverso la comparazione delle immagini contenute in un archivio informatico dedicato (selezione dei beni di maggiore rilevanza presenti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti), se un bene fotografato dall'utente è ricercato dal TPC;

- informazioni su come contattare e raggiungere la sede CC TPC geo-localizzata come più vicina;

- creazione guidata dell’Object-ID.

L’Object ID, in particolare, (disponibile presso qualsiasi Comando Arma; compilabile on-line o scaricabile su www.carabinieri.it) opportunamente compilato diviene utile in caso di furto del bene, perché, nel consentire l'agevole informatizzazione degli elementi descrittivi nella “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, ne favorisce la costante comparazione con quanto giornalmente è oggetto di controllo e, dunque, il recupero.

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