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La storia / Cassino

Morto in cella, la famiglia di Mimmo D'Innocenzo protesta davanti al tribunale

I familiari del trentenne romano trovato senza vita nel carcere di Cassino nell'aprile del 2017 non si arrendono alla richiesta di archiviazione delle indagini

È tornata a protestare davanti al tribunale di Cassino per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla morte del figlio Mimmo D'Innocenzo avvenuta nel carcere di Cassino nell'aprile del 2017. 

Il magistrato che si occupa della vicenda, il sostituto procuratore Francesca Fresh nei scorsi mesi ha chiesto l’archiviazione del caso e l’udienza di opposizione all’archiviazione avanzata dai familiari di Mimmo, trentuno anni romano, si terrà il prossimo 30 novembre dinanzi al gruppo di Cassino.

La madre Alessandra, il padre, i familiari non si arrendono all’idea che la morte di Mimmo debba rimanere senza un colpevole. Per questo hanno nuovamente organizzato una protesta pacifica dinanzi al tribunale di piazza Labriola proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica e cercare di arrivare a una verità.

Per la morte di Mimmo D’Innocenzo sono indagati un medico, un’infermiera, e il detenuto che lo ha trovato morto in cella la mattina del 27 aprile. Secondo la famiglia non sono stati fatti tutti gli accertamenti necessari a scoprire la verità e soprattutto che possano chiarire una volta per tutte che abbia iniettato sostanza stupefacente nelle braccia di Mimmo qualche ora prima di morire.

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