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Cronaca

Palestrina, è partita la grande kermesse del Festival del Giglietto e ghiottonerie dei Monti Prenestini

E’ partita in grande stile a Palestrina l’edizione 2017 della Festa del Giglietto e delle ghiottonerie dei Monti Prenestini con il sindaco Adolfo De Angelis che ha tagliato l’ipotetico nastro dell’inaugurazione in compagnia di alcuni membri della...

E’ partita in grande stile a Palestrina l’edizione 2017 della Festa del Giglietto e delle ghiottonerie dei Monti Prenestini con il sindaco Adolfo De Angelis che ha tagliato l’ipotetico nastro dell’inaugurazione in compagnia di alcuni membri della giunta mentre nelle due piazze centrali c'era musica per i giovani e un bellissimo complesso Jazz.

Palestrina consegna del Giglietto

Molto buone il riscontro di pubblico, nonostante il caldo asfissiante, e già dalla prima giornata gli stands sono stati presi d'assalto. La manifestazione che andrà avanti ancora per due giorni fino a domenica 6 Agosto

Nei tre giorni del Festival la cultura enogastronomica dei Monti Prenestini si unirà alla cultura musicale e del territorio di Palestrina e dintorni. Il Festival è dedicato al dolce tipico di Palestrina dalla forma di giglio portato qui dai Barberini in seguito al loro soggiorno/esilio a Parigi.

La proposta culinaria offerta è ampia e spazia su molti piatti tipici della cucina locale, sia orientata alla tradizione, sia nelle sue rivisitazioni contemporanee.

L'intero centro storico della città viene allestito con stand di degustazione dei prodotti tipici e di ristorazione, dove è possibile assaggiare piatti tradizionali come la pasta e fagioli o le fettuccine fatte a mano, le carni insaccate, cotte alla brace o lessate nel sugo, i formaggi, i dolci secchi. Diverse le cantine e i distributori di birra e vino italiano e locale presenti - come il Cesanese di Olevano Romano e il vino di Zagarolo - e artigiani e antiquari locali.

I Giglietti

Biscotti secchi e fragranti, ottenuti dall'impiego di semplici ingredienti: uova, farina e zucchero. La caratteristica forma a giglio viene data manualmente: si preleva una certa quantità di impasto che, lavorato a forma di bastoncino, viene suddiviso in tre strisce successivamente affiancate e allungate singolarmente per ottenere la forma a giglio. Il biscotto, posto in una teglia di acciaio, viene cotto al forno per circa 10 minuti e successivamente posto a raffreddare a temperatura ambiente prima della vendita. Si conserva per circa due settimane.

Questi biscotti, i quali devono il nome alla caratteristica forma a giglio, simbolo araldico della dinastia dei Borbone di Francia, hanno una storia davvero particolare che affonda le radici nella gastronomia parigina del '600. I Barberini, rifugiatisi alla corte di Luigi XIV dopo la morte di Urbano VIII, portarono con loro numerosa servitù, tra cui cuochi e pasticcieri, i quali cominciarono a scambiare ricette con i colleghi francesi. I Giglietti li colpirono molto e i cuochi continuarono a prepararli anche una volta tornati a casa, facendoli diventare nei secoli uno dei dolci più caratteristici della cucina prenestina. Dal 1997 la Città dedica a questo biscotto e alle altre Ghiottonerie del territorio un Festival che ogni anno richiama migliaia di persone. Da qualche hanno è diventato anche un presidio slow Food

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