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Cronaca Paliano

Paliano, muore a 87 anni il Principe Ruffo. Domenica l'ultimo saluto nel bosco della Selva

E' deceduto in un letto di ospedale a Roma l'uomo che creò il Parco Uccelli conosciuto in tutta Italia che portò oltre 10 Milioni di turisti nella zona Nord del frusinate

E’ morto Antonello Ruffo di Calabria (conosciuto come il Principe Ruffo) colui che è stato l’alfiere dell’ambientalismo, non solo  a Paliano, ma in Italia. La morte è avvenuta presso un ospedale romano giovedì  mattina, dopo un intervento chirurgico.

Ha chiuso la sua vita terrena a 87 anni ed a Paliano è stato senza ombra di dubbio un importante protagonista del rilancio della zona. Nei 256 ettari di terreno, ricevuti in dote da suo padre Fulco, ha dato lavoro fino ad una novantina di persone, poi negli anni 70 ha dato una sterzata alla sua proprietà trasformandola in un importante polmone verde e creando il Parco Uccelli, dopo un lungo viaggio in Kenia e con l’aiuto di Fidel Castro che inviò una serie di uccelli dopo la richiesta avanzata dai bambini delle elementari della Maestra Maura Pacciani. Parco che è stato visitato da non meno di 10 milioni di persone, la cui pubblicità, forse, ancora è affissa all’Ingresso della A1 a Milano.

Ma chi era Antonello Ruffo di Calabria già definito da Flora Antonioni “Il Principe degli uccelli” e dalla scrittrice Giusy Colmo “Il principe che spostava le colline”, mentre il suo amico Fulco Pratesi (fondatore italiano del WWF) lo definì: “personaggio unico e combattivo”.

Negli ultimi anni della sua vita vissuta tra alti e bassi ed incomprensioni, perché lui volava alto mentre certi amministratori locali volavano molto basso si era intristito e neanche il libro scritto dall’amica Giusy è riuscito a raccontare i tanti episodi che lo avevano visto protagonista, sempre con ironia, ed a cui ci aveva abituato “il Principe”, il cui cuore è stato sempre grande. E’ stata una persona che mille ne pensava e una la faceva, ma fatta alla perfezione come il suo parco che, a nostro modesto avviso, oggi dovrebbe chiamarsi “Parco Uccelli Antonello Ruffo di Calabria” e non monumento naturale che di naturale non ha proprio nulla, perché il Principe lo ha costruito con la sua fervente fantasia ed aveva creato un’oasi da far invidia nel mondo, per come era stata attrezzata anche nei minimi particolari.

Un uomo che non ha amato mai il denaro, pronto a dare una mano a tutti, a chiunque si affacciava alla Selva. Raccontiamo un episodio inedito che noi abbiamo vissuto in prima persona: un giorno, di molti anni fa, si fermò un bus sulla A1 proveniente dall’est Europa pieno di musicisti che stavano cercando dove andare a mangiare. Il Principe lo seppe e chiamò Francesca che gestiva il ristorante  “il Laghetto” e li mandò a mangiare li. Questi una volta arrivati sul posto non vollero mangiare le cose preparate dalla cuoca del ristorante, ma le carpe che pescarono affianco del ristorante. Questo per dire come il cuore di Antonello Ruffo di Calabria sia stato sempre grande, nonostante le gravi difficoltà economiche degli ultimi tempi.

Un principe che non spostava solamente le colline ma che deve essere ricordato per la sua immensa generosità, perché tutti gli operai che hanno lavorato e c’è gente che è andata anche in pensione con il lavoro della Selva, sono stati pagati fino all’ultimo centesimo.

Gli amici potranno salutare il Principe, domenica 27,  all’interno del suo amato bosco della Selva dalle ore 11 alle 16, la salma, in seguito,  sarà tumulata nella tomba di famiglia a Roma

Le volontà dei familiari

La famiglia di Antonello Ruffo di Calabria, comunica che il feretro del Principe, sarà a disposizione del pubblico e di quanti vogliono partecipare alla “festa” Domenica 27 Agosto,  dalle ore 11 alle ore 16 nel centro del bosco di querce, alla Selva, in via Colle Gianturco,  oggi Monumento Naturale Regionale.

Si può solamente entrare da Via Colle Gianturco, la strada che porta alla casa dove ha risieduto per alcuni anni da giovanissima Santa Maria Goretti, (prima di essere trucidata a le Ferriere di Latina)  zona abbandonata da alcuni privati e dalla Regione stessa, proprietari della prima parte di accesso della strada

Alle ore 12, ci sarà l’allocuzione pubblica del Sindaco a seguire la benedizione della salma da parte di Padre Angelo, poi inizia “la festa”, come ultimo desiderio espresso dallo stesso Antonello Ruffo di Calabria alle  tre figlie: Domitilla, Claudia e Valentina

L’ingresso sarà monitorato dalla Protezione Civile di Paliano, che sta collaborando con la famiglia e che vuole dare l’estremo saluto, ad un personaggio davvero molto discusso, ma pieno di ecologia e tantissima solidarietà che dell’ambientalismo ne aveva fatta una ragione di vita sacrificando anche i suoi beni per il pubblico. Pubblico che oggi sta tradendo le sue aspettative e soprattutto le promesse pubbliche di Zingaretti-Alfieri

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