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Cronaca

Roma, custodia cautelare nei confronti di due uomini responsabili di maltrattamenti in famiglia

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di due uomini che, per motivi diversi, si sono resi protagonisti di azioni ugualmente violente. Il primo M.S, di anni 35, con...

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, nei confronti di due uomini che, per motivi diversi, si sono resi protagonisti di azioni ugualmente violente.

Il primo M.S, di anni 35, con numerosissimi precedenti, era già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in relazione a pesanti fatti di usura ed estorsione.

L’ episodio dei maltrattamenti in famiglia, è avvenuto nei confronti del figlio della convivente, colpevole, per così dire, di “occupare abusivamente la casa”.

Dei maltrattamenti subiti dal minore, si sono rese conto, fortunatamente, le insegnanti della scuola, le quali, grazie alla rete di stretti contatti creati con il Progetto della Questura “Scuole Sicure”, hanno all’istante, informato il personale del commissariato “San Paolo”.

I poliziotti, hanno immediatamente convocato, sia i docenti che la madre del minore.

Una volta chiarite le dinamiche familiari, sono emerse, inequivocabili, le responsabilità di quello che il bambino indicava con il nome di “zio”.

A questo punto è scattato l’aggravamento della misura e gli arresti domiciliari sono stati sostituiti dalla detenzione nel carcere di Regina Coeli.

L’altro protagonista di azioni violente rivolte a vittime deboli e indifese è risultato essere G.P, 30enne romano, già sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza.

L’uomo imponeva alla madre e alla nonna novantenne, una serie continua di sofferenze fisiche e morali, ed un regime di vita intollerabile, sottoponendole ad atti di umiliazione.

Gli agenti del commissariato “San Paolo” chiamati in soccorso dalle donne maltrattate hanno accertato, che l’uomo faceva uso di sostanza stupefacente, che lo spingeva ad una aggressività incontrollata, tanto da procurare un trauma cranico alla madre.

Sulla base dei maltrattamenti e dell’inottemperanza alla sorveglianza speciale, è stato tratto in arresto e condotto al medesimo carcere

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