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Roma, la città presa sotto assedio dai manifestanti per la Casa ed i NO Tav

LA CRONACA DELLA GIORNATA: Verso le ore 16 di mercoledi 20 mentre numerosi manifestanti si stavano concentrando in Campo dei Fiori , una ottantina di antagonisti dei centri sociali hanno tentato di forzare i cordoni delle forze dell’ordine a...




LA CRONACA DELLA GIORNATA: Verso le ore 16 di mercoledi 20 mentre numerosi manifestanti si stavano concentrando in Campo dei Fiori , una ottantina di antagonisti dei centri sociali hanno tentato di forzare i cordoni delle forze dell’ordine a tutela della sede del PD in S.Andrea delle Fratte lanciando oggetti e “bomboni”; dopo una carica di alleggerimento hanno desistito e si sono dispersi.

Analogo tentativo di blitz fallito alcuni minuti dopo in via della Mercede dove ha sede il CIPE. Anche qui sono stati respinti e dispersi. Dopo aver ripetutamente girovagato intorno all’area di Montecitorio, completamente presidiata, il gruppo ha infine raggiunto gli altri manifestanti in Campo dei Fiori. Qui i promotori hanno sin da subito proposto al dirigente del servizio di ordine e sicurezza di trasformare la manifestazione preavvisata “statica”, in un corteo, con l’intento di raggiungere la sede della Unione Europea di Via IV Novembre. Proposta ovviamente respinta perché avrebbe significato passare nei pressi di numerosi obiettivi istituzionali e sensibili. I manifestanti hanno allora tentato di sfondare in via della Cancelleria, ma hanno desistito visto l’imponente schieramento delle FF.OO., e poi repentinamente impegnato via dei Giubbonari in direzione via Arenula con il chiaro intento di raggiungere il ministero della Giustizia e sono stati bloccati dagli sbarramenti delle forze dell’ordine. Sono state necessarie alcune cariche di alleggerimento per ridurre la pressione e far indietreggiare i manifestanti verso campo dei fiori. Durante i momenti di tensione e il lancio di oggetti sono rimasti feriti 6 poliziotti tra cui un funzionario e risulta imbrattata con scritte e vernice la sede del PD di Via dei Baullari.

Alle ore 19 circa è iniziato il deflusso concordato con i manifestanti che sono stati controllati e scortati dalle FF.OO verso la fermata della metro di Circo Massimo. Deflusso tuttora in atto. Sin da subito al vaglio della DIGOS le immagini degli scontri e di alcune telecamere debitamente installate, per identificare i facinorosi e i responsabili delle aggressioni.

Si è praticamente concluso il deflusso controllato e scortato dei manifestanti No Tav che stanno prendendo la metro di Circo Massimo.

Positivo il bilancio della giornata sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica; il vertice bilaterale Italia_Francia non ha minimamente risentito della manifestazione e dei vari tentativi di blitz, peraltro tutti falliti, messi in atto da parte di antagonisti aderenti ai centri sociali, e sono state preservati tutti le sedi istituzionali e gli obiettivi sensibili della capitale, ne’ sono stati registrati danneggiamenti agli arredi urbani del entro storico, tranne l’imbrattatura e le scritte della sede del PD di vai dei Giubbonari, dove peraltro ci sono stati momenti di tensione quando i manifestanti hanno tentato di forzare violentemente il cordone delle forze dell’ordine per raggiungere via Arenula.

Grande soddisfazione tra le forze dell’ordine anche per la efficace azione preventiva messa in atto già da alcuni giorni sia con il monitoraggio dei siti d’area, sia con controlli capillari sulle direttrici stradali, stazioni ferroviarie e aeroporti, ovvero con un implemento dei servizi di controllo del territorio nel centro storico; anche le cariche di contenimento che hanno impedito sicuramente danni e rischi anche ad aree di pregio e interesse storico, sono state misurate e calibrate.

Da stigmatizzare infine la presenza nelle prime file dei manifestanti durante i momenti di tensione, di disabili e di donne in gravidanza.

Alle ore 19 circa è iniziato il deflusso concordato con i manifestanti che sono stati controllati e scortati dalle FF.OO verso la fermata della metro di Circo Massimo senza registrare alcuna criticità.

Deflusso che si è appena concluso, ma nella zona sono stati registrati significativi rallentamenti del traffico.

Sin da subito al vaglio della DIGOS le immagini degli scontri e di alcune telecamere debitamente installate, per identificare i facinorosi e i responsabili delle aggressioni.


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