Roma, le Scuole vanno in vacanza ma i Valori no

Sono finalmente arrivate le sospirate vacanze per alunni, dirigenza, personale insegnante e non docente. E’ infatti un principio costituzionale secondo il quale “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”. Tuttavia, alla tutela del meritato riposo deve anche parallelamente corrispondere la difesa dei valori e dei simboli che rappresentano la storia della nostra Città, dell’Italia e dell’Europa: mi riferisco alle Bandiere! Non a caso l’Articolo 12 della Costituzione recita: “la Bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso…” Ma non sempre questi simboli vengono adeguatamente custoditi, dal momento che entrando nella Scuola Elementare Contardo Ferrini, in Via di Villa Chigi, 20, a Roma, ciò che colpisce al primo impatto è l'incuria nella quale versano le tre bandiere posizionate al primo piano, sporche, arrotolate e soprattutto scolorite. Certamente non in grado di rappresentare al meglio quell’emblema di rango costituzionale che abbiamo appena ricordato. Capisco i pressanti e molteplici impegni che sommergono e a volte travolgono il mondo scolastico, ma non ritengo che detti motivi debbano in alcun modo prevalere sui simboli delle nostre più importanti Istituzioni. Non volendo però “fare di tutta l’erba un fascio” all’ingresso della Scuola Primaria Giacomo Matteotti di Pomezia, come in numerosi altri plessi scolastici della Capitale, abbiamo notato sventolare dei vessilli immacolati che si stagliavano nel cieloblu dell’estate. Con il termine delle lezioni e degli esami mi auguro che anche gli impegni dei dirigenti scolastici si renderanno meno gravosi e pertanto auspico che, almeno per l'inizio del prossimo anno scolastico, le bandiere tornino dignitosamente a sventolare e possano essere adeguatamente illustrate ai giovani studenti, soprattutto per i nobili ed eroici valori che esse hanno storicamente rappresentato e ancora oggi rappresentano.

Giorgio De Rossi