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Marino, SEL e Pdci sollevano dubbi sul maxi appalto per i lavori al cimitero Mazzamagna

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: 12 anni e del Cimitero di Frattocchie, Marino, che doveva sorgere in località Mazzamagna, non si hanno notizie. Eppure l’allora Sindaco Adriano Palozzi, oggi Consigliere Regionale, ne annunciò con particolare enfasi...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: 12 anni e del Cimitero di Frattocchie, Marino, che doveva sorgere in località Mazzamagna, non si hanno notizie. Eppure l’allora Sindaco Adriano Palozzi, oggi Consigliere Regionale, ne annunciò con particolare enfasi l’avvio della gara d’appalto, un appalto davvero importante, visto che si trattava di 25 milioni di euro, che avrebbe finalmente dato una risposta concreta e immediata, vista l’urgenza, alla situazione di disagio e inadeguatezza igienico-sanitaria manifestata più volte dal Cimitero di Marino.

Sono passati però 12 anni e sulla storia contraddittoria e piena di ombre di questo strano appalto, Sel e Pdci di Marino hanno presentato un dossier stamattina durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche l’Onorevole Filiberto Zaratti, Deputato di Sel, le categorie degli edili dei Sindacati, Fillea-Cgil e Feneal-Uil, il consigliere comunale Adolfo Tammaro e l’ex-capogruppo Pd di Marino, Sandro Caracci, che per primo ha sollevato, anni fa l’annosa questione.

“Sul sito del Comune di tutta questa vicenda si evince poco e niente, alla faccia della trasparenza” ha affermato Mirko Laurenti, Segretario di Sel. “Non ci è dato capire a chi fanno capo le imprese a cui è stato affidato l’appalto, soprattutto quelle che sono state, per così dire, ‘sostituite’ in corso d’opera, procedura perlomeno irrituale oltre che dubbia. Non si sa perché i lavori non sono mai iniziati, ma si sa che già esiste una citazione in giudizio della prima ditta che è stata esclusa dall’appalto”.

“Il comportamento ed il modo di redigere i verbali della Commissione Giudicante sono a dir poco preccupanti” ha continuato Maurizio Aversa, Segretario del Pdci. “Non solo la Commissione ha cambiato i suoi membri durante l’iter dell’appalto, ma nel momento della nuova costituzione non calcola più i verbali redatti dalla vecchia commissione, come se questa non fosse neanche esistita, addirittura rinumerandoli dal n. 1 e non citando mai il fatto che due delle imprese facente parte dell’ATI (Associazione Temporanea di Imprese), erano state cambiate con altre due. Insomma qui non controlla niente nessuno? Chiediamo quindi alla giunta e al neo-Consigliere Regionale Palozzi di bloccare questo maxi-appalto e di far luce su queste e tante altre questioni che lo caratterizzano negativamente”.

Il Cimitero di Frattocchie è fermo da 12 anni, l’amministrazione comunale però non ne parla più, ma non più tardi dello scorso dicembre ha comunque ritenuto opportuno acquistare un terreno vicino al Cimitero di Marino per ampliarlo e vendendone subito i lotti.

“Quello che vogliamo sapere” ha affermato l’On. Filiberto Zaratti, deputato di Sel e da sempre attento alle situazioni del territorio di Marino e Ciampino, “è che ne è stato di questo appalto. Chiediamo una Commissione che controlli l’iter dubbio seguito in questi 12 anni e accerti eventuali infiltrazioni criminali che avrebbero potuto contaminare la normale procedura dei lavori. La mancanza di trasparenza e la confusione amministrativa sono terreno fertile per la criminalità che, in specie nel Lazio e anche in queste zone e nel litorale, mina proprio il campo dell’edilizia e dei lavori pubblici. Ho scritto al Prefetto e presenterò un’interrogazione parlamentare perché si faccia luce su questa vicenda e non smetteremo, come abbiamo fatto in questi anni, di vigilare sulla correttezza e la trasparenza della cosa pubblica”.

Adolfo Tammaro, Consigliere Comunale, in un intervento ha fatto sua la denuncia e ha annunciato che già nel prossimo Consiglio Comunale del 29 luglio la porterà all’attenzione del Consiglio.

Sandro Caracci, ex-capogruppo del Pd, ha ricordato le tante battaglie fatte sulle irregolarità dell’amministrazione comunale, e tra queste proprio quella del ‘cimitero-fantasma’ di Mazzamagna, ricordando come la vigilanza spetti non solo ai consiglieri eletti, ma anche ai singoli cittadini e alla stampa locale.

Antonio Petrella e Alessio Spini rispettivamente della Fillea-Cgil e della Feneal-Uil hanno ribadito che le procedure evidenziate per l’appalto suscitano seri dubbi anche sull’effettiva possibilità che i lavori inizino e hanno manifestato seria preoccupazione che in uno stato di mancati controlli e irregolarità che già caratterizzano questo appalto, ci possano in seguito essere ripercussioni analoghe sulla sicurezza e sui contratti dei lavoratori, impegnandosi a rimanere vigili e a portare avanti questa denuncia insieme.

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