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Rocca di Papa, Doppia Partita a teatro

Un elegante interno borghese anni '60, dove quattro amiche di lunga data ,ogni giovedì pomeriggio si danno appuntamento per la solita partita a carte, intervallata da chiacchiere e confidenze, mentre le loro bambine giocano nella stanza accanto...

Un elegante interno borghese anni '60, dove quattro amiche di lunga data ,ogni giovedì pomeriggio si danno appuntamento per la solita partita a carte, intervallata da chiacchiere e confidenze, mentre le loro bambine giocano nella stanza accanto.




Nessuna di loro lavora, e il filo rosso che attraversa le loro vite è la predominanza assoluta del ruolo di moglie e madre su tutti gli altri. Emergono storie e dettagli di esistenze parallele, che si intrecciano con toni sentimentali e comici, sullo sfondo delle tematiche esistenziali e sociali degli anni '60....


A distanza di 45 anni, quattro donne vestite di scuro arrivano per partecipare ad un funerale.

Sono le bambine di allora ....


A differenza delle loro madri, lavorano tutte, sono più consapevoli, ma anche tanto stanche. Quasi due epoche allo specchio, due modi diversi di essere donne, alla ricerca di differenze e similitudini, nel tentativo di definire, oggi come ieri, la stessa identità femminile.


Qualcosa che continua a sfuggire, così indefinibile da essere perennemente a rischio; una sorta di cosmica energia, di tenace follia, che non intende farsi disarmare, e che risorge sempre, inarrestabile, per assicurare nuova linfa vitale.


Apparentemente privilegiato, il punto di vista femminile si fa universale e onnicomprensivo delle tristezze e speranze della nostra società.


Le aspirazioni delle donne che nel primo atto fanno i conti con la loro mancanza di un ruolo sociale che vada oltre quello della mamma e della moglie, si ritrovano nel secondo nelle bocche delle loro figlie, quaranta anni dopo, altrettanto inappagate.


Le protagoniste di questa storia sono donne che si proiettano madri, madri che immaginano come saranno le loro figlie, figlie che hanno assunto, mangiato e digerito le proprie madri per farsi donne autonome, diverse, opposte, e sorprendentemente vicine.
La vita è una ruota è il detto popolare che sintetizza la teoria vichiana dei corsi e ricorsi. Si può prendere le distanze da tutto ma prima o poi il DNA riporta anche gli esseri umani più rivoluzionari a fare i conti con il proprio sangue.


Regia di Claudia CROSTELLA

con Claudia CROSTELLA, Monia CAPPELLO, Federica FALZETTI e Marialuisa RUSSO

Direzione Artistica e Aiuto Regia Enrico Maria FALCONI

Aiuto Regia Ettore FALZETTI


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